Scelta difficile il cambio dalla propria abitazione: affitti e prezzi stratosferici, ristrutturazioni complesse e trasloco all'insegna del fai da te. Tutto sembra essere finito ma, invece, è solo l'inizio.
Infatti, ecco comparire all'improvviso una serie di adempimenti obbligatori spesso sanzionabili che, gran parte di noi, non si sognerebbe neppure.
Scopriamo i principali cominciando da quelli più urgenti come la denuncia ai sensi della legge 191/1978 (tutela anti-terrorismo) all'Autorità locale di Pubblica Sicurezza, da presentare entro 48 ore da parte del venditore o dal proprietario che affitta per più di un mese, comunicando le generalità di chi si trasferisce nei locali e gli estremi del documento d'identità. Il modulo viene fornito dal notaio in caso di compra-vendita, oppure presso i commissariati o le librerie contabili. Può essere presentato anche mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Le sanzioni per i trasgressori variano fra € 103,29 e € 154,37.
Passiamo poi al cambio di intestazione delle bollette di acqua, le cui regole variano in base al gestore locale, ma quasi sempre riconducibili ad una lettere scritta e trasmessa anche via fax. La distribuzione dell'energia elettrica e del gas è generalmente riconducibile a due società comuni sul territorio nazionale, quali Enel (energia elettrica) e Italgas (gas metano), i cui adempimenti sono risolvibili telefonicamente. Anche per quanto riguarda il telefono fisso, generalmente gestito da Telecom Italia, basta una semplice telefonata.
Non dimentichiamoci di comunicare il cambio o la nuova residenza al Comune, per la tassa smaltimento rifiuti, ed alla Rai, per l'abbonamento alla televisione da comunicare tramite telefono o per posta mezzo cartolina apposita contenuta nel libretto di iscrizione.
Evidenzio le altre innumerevoli comunicazioni da fare nella tabella che potete visualizzare cliccando qui e mi soffermo, infine, su una comunicazione obbligatoria da adempiere, quale la dichiarazione ICI. Ogni vendita o acquisto di un immobile o di determinati diritti su di esso quali usufrutto, uso, enfiteusi, prevedono la presentazione di una comunicazione al Comune, redatta su un modello pubblicato ogni anno con decreto ministeriale. La dichiarazione va presentata al Comune in duplice copia entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi dell'anno successivo a quello in cui è avvenuta la compravendita. L'omessa dichiarazione è sanzionabile. L'immobile acquistato viene gravato dell'Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) che va versata o in unica soluzione entro giugno o in due rate scadenti a giugno e dicembre.
Ricordo, in conclusione, per i titolari di partita iva, di comunicare la variazione di residenza all'Agenzia delle Entrate, alla CCIAA, all'INPS ed all'INAIL. Buon lavoro a tutti.
Per eventuali chiarimenti ed approfondimenti potete scrivere alla redazione oppure contattarmi direttamente tramite la mia e-mail: gabbiadini@tim.it