alla facciata principale sono stati estesi a tutto il perimetro. Comunque, la parte migliore decorativamente parlando, rimane la parte del corpo centrale, visibile da Via Torquato Tasso. Questo fronte di 54 finestre racchiude in sé tre criteri ornamentali ben raccordati fra loro, ma lo stile della zona centrale è il più imponente ed affascinante. Si tratta di tre portali ad arco, chiusi da cancelli di ferro e con un'altezza che include quella dei locali del pianoterra e del mezzanino, che hanno il ruolo d'ingresso all'edificio e conducono ad un androne. Altri due archi sono posti ai lati di quelli d'ingresso e sono chiusi con delle finestre sormontate da due lunette. Sopra la fascia marcapiano s'innalza un colonnato a cinque luci, mentre le sei colonne che si concludono con capitelli decorati, reggono la fascia di sottotetto. La parte più interessante è la zona dei cinque altorilievi, fra le cinque colonne corinzie, realizzata dagli scultori Pagani, Ceruti e Majroni, perché raffigurano momenti significativi delle vicende storiche bergamasche: "Bartolomeo Colleoni nominato capitano generale della Repubblica Veneta", "Bartolomeo Colleoni che benefica i cittadini", "Bergamo, sotto forma di una donna, tra il Serio ed il Brembo", "Il giuramento di Pontida" e "Alberico da Rosciate che presenta gli statuti cittadini".

     Secondo il disegno originale, questo spettacolare fronte doveva essere arricchito, nella parte più alta e centrale, da otto statue con un grande orologio al centro e due puttini che avrebbero sorretto lo stemma di Bergamo. A quanto pare, però, questi ornamenti sono rientrati nella lista dei tagli che la Commissione di vigilanza è stata costretta a fare per questioni economiche. Il resto delle facciate riprende
i motivi di quella principale, ma in modo più leggero.
     Tornando al porticato d'entrata, superato i colonnati, si trova a sinistra il settore che ospita la Prefettura, a destra, invece, al pianoterra la Questura, mentre i locali della Provincia al primo piano. Il primo rappresentante del governo italiano che ha occupato l'appartamento per quest'uso destinato, è stato l'avv. Gaetano Coffaro, in carica dal 1869 al 1872. Per accedere a quest'ambiente si deve salire uno scalone a tre rampe molto semplice ed armonioso, benché privo di decorazioni pittoriche. Al primo piano di quest'area si trovano i locali che
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