turbine vengono mosse dall'acqua che conclude qui la propria corsa, dopo una lunga discesa nei quattro condotti forzati, uno per ogni impianto, mentre il
generatore di elettricità, spinto in quanto coassiale alla turbina, contribuisce di fatto al notevole rumore che copre le parole della guida. Solo quando ci rechiamo nella sala comando finalmente si riesce a seguire le parole dell'accompagnatrice che ci mostra i
pannelli di controllo. Sostanzialmente, il controllo elettronico si limita a
monitorare la funzionalità della centrale, che lavora autonomamente; di fatti non c'è personale in questa sede. In caso di guasto o anomalia, gli interruttori scollegano l'impianto dalla forza motrice rappresentata dall'acqua ed i generatori si fermeranno da soli. Nel caso in cui, invece, il bacino idrico a monte dovesse calare troppo di livello, vengono chiuse in sequenza le tubature che forzano l'acqua verso la turbina, escludendo, a partire dal quarto, i generatori in funzione dell'acqua disponibile a monte.
Tra due anni, questa
centrale idroelettrica sarà oggetto di un totale ammodernamento, a cominciare dai quadri di comando che risalgono al 1977, fino ai generatori di corrente, i quali verranno soppiantati da più efficienti e moderni impianti che sfrutteranno comunque la risorsa idrica e che saranno integrati da pompe per il parziale recupero dell'acqua da immettere nuovamente nel bacino.