TRAPPOLE LEGALI
                                              di Graziano Paolo Vavassori

     Viaggiatori delle due e delle quattro ruote, avrete notato che il cartello indicante "ATTENZIONE: controllo elettronico della velocità" ormai campeggia dappertutto. È un segnale dissuasivo e non obbligatorio, ma la propria efficacia scoraggiante nei confronti di quelle persona che non rispettano i limiti di velocità è oramai minata dalla estrema diffusione, tanto che ogni tratto stradale viene preceduto da tale segnale. Sappiate anche che per la legge sulla Privacy il cartello che rimarca il limite di velocità ed il controllo della stessa è obbligatorio solo per gli Autovelox fissi, non per quelli mobili. Ciò lascia pensare che si può stare tranquilli, la sorpresa di incappare in un controllo fisso viene rovinata da un chiaro cartello stradale. Ci sono tuttavia trappole legali come quella che potete vedere nell'immagine e che, sotto un profilo puramente intellettuale, sono dei veri "colpi di genio". Questo semaforo fotografato in Riva di Solto, apparentemente mostra nulla di anormale, ma la realtà è ben diversa. In cima vi sono posti due strumenti: un rilevatore di velocità ad infrarossi in direzione di chi sopraggiunge al semaforo ed una telecamera (lo strumento più grosso) che punta nella medesima direzione di marcia.

     Il principio è tanto semplice quanto infallibile. Qualche centinaio di metri prima un cartello indica il limite di velocità ed il possibile controllo elettronico, poi, già ad un centinaio di metri, il sensore ad infrarossi traccia la velocità del veicolo. Rilevato il superamento del limite, 50 Km/h per il semaforo in questione, scatta l'arancione e poi il rosso, obbligando
il veicolo ad arrestarsi e ad attendere il verde. Attenzione però, tra l'arancione ed il rosso trascorre un lasso di tempo piuttosto breve, non è semaforo per crocevia, cosicché, se il veicolo è troppo oltre il limite consentito, a nulla servirà una brusca frenata e si oltrepasserà la linea di stop. Non vi sono incroci, come già detto, che giustifichino l'uso del semaforo, quindi non vi sono pericoli se non una salata multa e la perdita di 6 punti patente tramite la telecamera che ha fotografato la targa del trasgressore. La privacy non viene minacciata e l'eccesso di velocità è solo presumibile. La multa è per il mancato rispetto del semaforo rosso.
     Il risultato di questa invenzione comporta multe incontestabili per gli imprudenti, la possibilità di rimediare in tempo utile ad un contenuto eccesso di velocità, l'abitudine a rispettare il limite in quanto permette di evitare la scocciatura di doversi fermare ed un effettivo rispetto del limite in centro paese, dove solitamente vengono approntati questi semafori intelligenti. Nella bergamasca è il primo che vedo, ma nel trentino sono molto diffusi e posso garantire che funzionano, nel senso che tutti i veicoli procedono ordinati e rispettosi del limite di velocità nel centro abitato.
     Insomma, "uomo avvisato è mezzo salvato". Occhio dunque a quando entrate nei centri abitati, lo so che non è facile rispettare limiti spesso ingiusti ed ingiustificati, ma almeno nei centri urbani facciamo questo sforzo, ne va anche del nostro portafoglio.
 
 
 
 
 
   
 
 
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