Il prezzo indicato alla pompa di distribuzione può sostanzialmente essere suddiviso nelle seguenti componenti:
1 - Costo del prodotto e margine di guadagno.
2 - Accise (cioè tutte le imposte di cui il prodotto è gravato, siano esse di carattere locale, regionale o statale).
3 - Imposta sul valore aggiunto, IVA, uguale al 20%.
     Ragionando per grandi numeri, quindi, senza voler identificare tutte le microvariazioni che nel tempo si succedono a causa degli elementi legati alle dinamiche del mercato, all'evoluzione del sistema legislativo ed agli eventuali ammortizzatori utilizzati per calmierare i prezzi, si può sostanzialmente dire che la voce 1 grava per il 30% sul prezzo complessivo, la voce 2 pesa per il 50% e la voce 3 incide per il 20%. Questo aspetto mi porta ad un'altra considerazione: paghiamo un 20% di iva su un 50% di accise. Una imposta su una imposta che incide notevolmente sul prezzo finale.
     Andiamo ad esaminare più approfonditamente come è composto il punto 1 che rappresenta l'unica vera componente industriale del costo del carburante. Possiamo affermare che il prezzo complessivo è composto dalle seguenti voci:
A - costo del prodotto raffinato
B - costo di deposito del prodotto su deposito costiero
C - trasporto primario
D - costo di stoccaggio su deposito interno
E - trasporto secondario
F - spese di ufficio
G - spese punto vendita
H - margine al gestore.
     Vediamo il significato delle singole voci.
A - costo del prodotto raffinato - Questa voce comprende l'acquisto del greggio, il suo trasporto in raffineria, la lavorazione industriale per la produzione del carburante desiderato ed il margine della raffineria stessa; il prodotto può essere raffinato in Italia, oppure essere comprato già raffinato all'origine e trasportato in Italia normalmente via nave.
B - costo di deposito del prodotto su deposito costiero - Una volta acquistato il prodotto finito, che nel nostro caso è un carburante, questo viene depositato in giacenza prima della distribuzione alla rete di vendita. Detto deposito viene fatto in appositi siti che per motivi di economia si trovano in aree extradoganali in maniera tale che il pagamento delle tasse avviene solo nel momento in cui il carburante va alla distribuzione vera e propria, mentre nel periodo di giacenza in stoccaggio si paga solo il proprio costo industriale.

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