2) Un contribuente, titolare di reddito di lavoro dipendente con 30.000,00 Euro di reddito complessivo e oneri deducibili di 2.000 Euro, avrà questo risultato:
il numeratore del rapporto. 26.000+7.500+2.000-30.000 = 5.500.
il denominatore. sempre 26.000.
Il rapporto sarà 5.500 diviso 26.000 = 0,2115.
     Spetta quindi il 21,15% della deduzione intera di 7.500 Euro, cioè 1.586,25 Euro
3) Ecco il caso invece di un contribuente titolare di reddito di lavoro dipendente con 40.000 Euro di reddito complessivo e oneri deducibili di 2.000 Euro.
il numeratore del rapporto. 26.000+7.500+2.000-40.000= -4.500.
il denominatore. sempre 26.000.
Il rapporto sarà -4.500 diviso 26.000 = -0,1731.
     Il risultato del rapporto è minore di zero per cui la deduzione di 7.500 Euro si azzera.
     Collegato alla "no tax area", la Legge Finanziaria ha anche introdotto la cosiddetta "clausola di salvaguardia": nessuno, applicando le nuove regole, dovrà pagare più di quanto avrebbe dovuto versare sulla base delle regole vigenti al 31 dicembre 2002. Un'opportunità di certo importante, ma che in molti casi costringerà i contribuenti ad un doppio calcolo nelle dichiarazioni dei redditi del 2004.
     Le nuove deduzioni e le nuove detrazioni previste dalla Finanziaria potrebbero, in alcuni casi, comportare un carico fiscale più pesante di quello attuale. In questo caso, è previsto che per determinare l'Irpef 2003, i contribuenti, in sede di dichiarazione dei redditi (Unico 2004 o 730/2004), potranno applicare le disposizioni in vigore al 31 dicembre 2002, se più favorevoli. Il rischio è che la "no tax area" possa diventare una agevolazione "costosa": è evidente che la complessità delle nuove regole finirà per produrre costi in termini di tempo e di software che potrebbero diminuire i risparmi fiscali; oppure, per evitare di fare due dichiarazioni dei redditi da mettere a confronto, alcuni contribuenti paghino di più rispetto al passato.
     La Finanziaria ha previsto che la "no tax area" non operi ai fini della determinazione della base imponibile per le addizionali Irpef comunali e regionali. La conseguenza immediata sarà, per i contribuenti e i sostituti d'imposta, la necessità di fare i conti con una doppia base imponibile per determinare il debito nei confronti del Fisco: al netto della "no tax area" per l'Irpef e al lordo della stessa per le addizionali.
     Per eventuali chiarimenti ed approfondimenti potete scrivere alla redazione oppure contattarmi direttamente tramite la mia e-mail:       gabbiadini@tim.it

      pagina 02 di 02
 
 
 
 
 
   
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Riforme, Provvedimenti, Decreto, Fiscale, Legge, Aziende, no, tax, area, no tax area, Finanziaria, 2003