"La rete assorbe un grande quantitativo di informazione e sono sicuramente in espansione le testate on-line. Internet è un medium potentissimo, veloce, rapido, immediato. Chi si informa di certo cerca nella rete quelle notizie più difficili da reperire su carta stampata. Io stesso mi definisco un 'divoratore di internet'. La carta stampata si colloca su un piano che per certi aspetti possiamo considerare differente. Ha assunto una funzione diversa, di commento", evidenzia il Presidente, docente di Diritto dell'informazione all'università di Milano Bicocca. "Siamo bombardati di notizie, ma il giornale stampato

conserva il primato della prima informazione. Niente potrà mai soppiantarlo. È sopravvissuto prima alla radio, poi alla televisione ed ora anche ad internet. Tutto ciò è dimostrato dal fatto che le più grandi iniziative editoriali on-line sono scomparse in poco tempo."
     "Anche il modo di fare informazione ovviamente si piega in funzione dei mezzi ed assume parametri differenti. La scrittura sul web è rapida, secca,

senza sfumature. Il giornalismo stampato può permettersi forme più eleganti ed estese." Esordisce così Abruzzo dopo avergli mostrato interesse nel conoscere la differenza tra un giornalista del più antico modo di informare e quello del più recente mezzo di informazione, appannaggio esclusivo del PC, e prosegue: "La conseguenza di questi cambiamenti ha certamente influito anche sul ruolo del giornalista, sulla sua 'funzione'. Sempre meno si esce a 'caccia di notizie' perché scorrono direttamente sul proprio terminale, si incrociano, si moltiplicano. Il rischio è quello di un giornalismo 'immobile', scopiazzato da qualche Ansa o testata web, a rischio della veridicità della notizia stessa, per la quale non si ha più il tempo di verificare. Sicuramente, il ruolo del giornalista, quello puro, che va a cercare la notizia e scrive il suo pezzo, sta scomparendo, l'articolista di oggi ha assunto una pluralità di ruoli e svolge diverse funzioni.