> benessere dei nostri figli, ci può aiutare a preoccuparci di meno e solo nei
> casi necessari.". Si dispone inoltre che i test vengano fatti compilare a
> genitori e insegnanti e qualora si riscontrino delle situazioni di "piccola
> preoccupazione" si potranno incontrare gli specialisti che si occupano del
> progetto. Apparentemente nulla di male, anzi. sembra più un'indagine
> effettivamente intesa a conoscere meglio come normalmente i nostri figli si
> comportano.
> In realtà il vero scopo del test è quello di individuare quelle categorie di
> bambini che hanno, secondo discutibili metodi scientifici, dei disturbi
> mentali che abbisognano di cure preventive anche a base di psicofarmaci. L'
> approvazione del Ritalin, uno dei principali psicofarmaci usato per curare l
> 'ADHD, sembra quindi cadere a fagiolo. Ma il vero problema non è certo
> questo o quel psicofarmaco. Tutti gli psicofarmaci possono essere
> estremamente deleteri se usati per curare qualcosa che non esiste. Il vero
> problema infatti nasce a monte, ossia dalla totale assenza di metodi
> medico-scientifici, in contrapposizione alla medicina ufficiale, usati per
> riscontrare l'effettiva esistenza dell'ADHD.
> In sostanza ci sembra che il fenomeno ADHD sembra obbedire, più che ad un
> allarme medico scientifico, ad una precisa strategia di marketing il cui
> target è il mondo dell'infanzia quale nuova fascia di un mercato ancora
> pressoché vergine se non per le industrie dei giocattoli e dei pannolini.
> La preoccupazione del Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo, trova
> le sue fondamenta su quanto è già successo in America, dove la stessa
> strategia oggi implementata nel nostro Paese, è stata capace di tradursi in
> circa 8 milioni di bambini etichettati come malati di ADHD e sottoposti all'
> uso di psicofarmaci sfruttando la buonafede delle istituzioni scolastiche.
> Negli stessi Stati Uniti, studi effettuati sui piccoli pazienti, hanno
> dimostrato la pericolosità di tali farmaci: anoressia, disturbi della vista,
> insonnia, rallentamento della crescita, disturbi nervosi e psicosi tossica
> sono le conseguenze di una trattamento farmacologico usato per curare
> qualcosa che non è scientificamente provato. In seguito a casi di suicidio
> verificatisi per la somministrazione di alcuni psicofarmaci, anche la Food
> and Drugs Administration l'ente americano di controllo dei cibi,
> medicamenti, ecc. raccomanda cautela nell'impiego di psicofarmaci nei
> confronti dei bambini. Stesso provvedimento è stato adottato dall'Agenzia
> Sanitaria Britannica.
> Il Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo fa appello al Ministero
> dell'Istruzione e al Ministero della Salute affinché si prendano in esame
> gli opportuni sistemi cautelativi affinché il futuro della nostra nazione
> venga tutelato da una tragica esperienza già vissuta in altri paesi.
> Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo

> GdS - 10 IV 04 - www.gazzettadisondrio.it

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