IL MONUMENTO A VITTORIO EMANUELE II
                                 di Gaia Blandano

     Il monumento in memoria di Vittorio Emanuele II, s'innalza nei giardini di fronte a Palazzo Frizzoni, l'attuale sede del Municipio di Bergamo, ai bordi del via XX Settembre.
     La storia di questo monumento ebbe inizio 125 anni fa, quando il "Casino degli Operai ed Artisti" di Piazza Pontida diede inizio alla raccolta dei fondi necessari per la sua realizzazione. Le offerte, in breve tempo, raggiunsero la considerevole cifra, per allora, di 9.575 lire, le quali andarono ad aggiungersi all'obolo della Provincia di 10.000 lire, a quello del Comune di 3.000 lire ed a quello della Camera di Commercio Industria ed Agricoltura, 1.000 lire. Coloro che misero in opera la raccolta dei fondi, istituirono anche una commissione formata da quindici membri, tra i quali vi erano anche i rappresentanti dei tre Enti sopracitati, con il compito di prendere in esame i nove progetti presentati per la realizzazione del monumento, ma vennero tutti scartati sia per l'eccessivo costo che per la loro incapacità di rappresentare appieno il desiderio e l'aspettativa della commissione.

     Il 31 Gennaio 1881 l'organo decisionale istituito approvò il progetto di due scultori, Luigi Pagani e Francesco Barzaghi, ai quali chiese comunque di presentare nuove proposte e bozzetti. Entrambi gli artisti si formarono all'Accademia di "Belle Arti" di Brera sotto la guida di Benedetto Cacciatori e, benché fossero cronologicamente contemporanei alla corrente degli

Scapigliati, le loro opere furono stilisticamente più vicine al Realismo ed al Verismo, come dimostrarono le loro doti di attenti e minuziosi modellatori. Doti che si espressero appieno nella realizzazione del monumento.
     Nel 1884 i due scultori presentarono alla commissione una seconda coppia di progetti, tra i quali venne scelto quello contrassegnato con il numero due, mentre i bozzetti definitivi vennero presentati ed approvati nel marzo dello stesso anno. Fu raccolto un totale di 48.000 lire più 6.000 lire aggiuntive per le modifiche richieste al piano di supporto, al granito di contorno ed alla cancellata che in origine circondava questo monumento, ma che attualmente non esiste più.