FAHRENHEIT 451
                                 di Ray Bradbury
     "Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse". Questa non è la frase di un piromane, ma quella di un uomo normale, come tanti altri, un uomo - Montag - che vive in una città del futuro o di un possibile presente, ci dovremmo chiedere, che ha una moglie, Mildred, e un lavoro. Montag, in questa immaginaria città, fa il pompiere, ma non ha il compito di spegnere il fuoco, bensì di appiccarlo. Appiccarlo a chi, a cosa? Ai libri, naturalmente. I libri nella nostra città del futuro sono assolutamente proibiti. Chi viene trovato con un libro in mano rischia la prigione, forse la vita stessa. Leggere è dannoso. I libri contengono solo stupidaggini e rischiano di compromettere il paradisiaco mondo che si è venuto a creare. Il nostro Montag è assolutamente convinto che sia giusto così. Egli rispetta l'ordine di questa società e, come tanti altri, non vuole disobbedire la legge. Segue la massa, diligente, convinto di essere nel giusto. Fahrenheit 451 campeggia sulla divisa di Montag. È la temperatura, in gradi Fahrenheit, oltre la quale brucia la carta, i libri, il nemico.
     Montag un giorno incontra una ragazza, Clarisse. È una vicina di casa, ma non si sono mai parlati fino ad allora. È proprio stramba. Fa domande, è curiosa, vivace e fa cose strane: aspetta l'alba per vedere il sole nascere, raccoglie fiori, cammina, e pensa. Pensare è un lusso (una stramberia?) in questa città. Non serve pensare se c'è già la famiglia che ci intrattiene tutto il giorno. La famiglia, le quattro pareti del salotto adibite a schermo televisivo, intrattiene le persone, regala compagnia, rende felici. Poco importa se per provare vere emozioni sia necessario imbottirsi di calmanti o eccitanti, a seconda dell'effetto che si vuole ottenere. L'importante è preservare questo mondo privo di problemi. Privo di problemi. ma allora perché Montag si sente così colpito dalle parole di Clarisse? Perché, se sono tutti così felici, Mildred si imbottisce di calmanti fino a svenire? Perché un'anziana signora si fa bruciare viva con i suoi libri piuttosto che vederli distruggere? Inoltre perché si bruciano i libri? Montag è torturato da queste domande, mentre un pensiero fulmineo insinua dei dubbi: "Forse i libri potranno aiutarci a uscire un po' da queste tenebre". Così, un giorno, decide di dare un'occhiata ad un libro. "Sì, è contro la legge. Va bene, non si deve fare. Ma che male può fare una sbirciatina?" Afferma tra sé e sé Montag, tanto lo distruggerà subito dopo, ne è sicuro. Solo un'occhiata. Solo per vedere cosa c'è dentro. Montag inizia a leggere. Con fatica, non è abituato, legge lettere, parole, frasi. è qualcosa di nuovo, ma che gli sembra familiare, sente nascere dentro di sè: sono sentimenti, emozioni, stati d'animo umani, che ciascuno può provare, se lo volesse, ma che ormai tutti sembrano aver dimenticato.

      pagina 01 di 03
 
 
 
 
 
   
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Francesca, Redolfi, Letteratura, Straniera, Italiana, FAHRENHEIT, 451, Bradbury, Recensione, Editoriale, Bergamo