Essere padroni del nostro destino: secondo Manara, non ci sono dubbi. Nella nostra società delle regole, dei limiti, dei pregiudizi, riappropriarci del nostro destino non è un impresa impossibile. Basta recuperare un rapporto sincero e profondo con noi stessi, vincere le censure affettive e psicologiche che ci limitano e dare ascolto ai nostri istinti per esprimere il potenziale creativo che è alla base di ognuno di noi, re-inventandoci una nuova esistenza più libera, più consona ai nostri desideri. Per costruire insomma la nostra autentica felicità.
Fausto Manara, laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Milano, dove si è anche specializzato in Neurologia e in Psichiatria, è una di quelle poche persone che non esitano a mettere "nero su bianco" le nostre paure, le nostre insicurezze, facendo chiarezza sulle nevrosi che ci affliggono. All'attività medica e all'esperienza clinica maturata come professore di Psichiatria presso la Facoltà di Medicina di Brescia, come direttore del Centro Pilota Regionale per i disturbi del Comportamento Alimentare dell'Az.Osp. "Ospedali Civili" di Brescia e come Presidente della Società Italiana per la Ricerca e la Formazione in Sessuologia e Vice-Presidente della Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare, si affianca un serio impegno di divulgazione scientifica. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo "In coppia per Amarsi", "Timidezza" (1997) "La vita non è un Tango" (2003) e "Scegliamoci il destino" (2000) tutti editi da Sperling & Kupfer. Proprio in questa ultima pubblicazione, Manara ci spiega come liberarci dai vincoli che ci impediscono di essere artefici della nostra esistenza.
Nella prima parte del libro, l'autore analizza il mondo degli istinti, che si dividono in ISTINTI ATTIVI, quali rabbia, aggressività, attacco, ed ISTINTI EMOZIONALI, come la spontaneità, l'entusiasmo, la creatività. Tali impulsi vengono sovente soffocati, negati fin dalla prima infanzia, censurati dai nostri affetti e dalla nostra cultura dell'apparire e non dell'essere, asfissiati fino a sfociare in un disagio esistenziale che si traduce, nella maggior parte dei casi, in nevrosi. Proprio le nevrosi sono oggetto della seconda parte del libro, nella quale si esemplificano quantità e modi in cui vengono condizionati, limitando di conseguenza il nostro carattere. Quando ci sembra che altre persone o avvenimenti esterni influenzino la nostra esistenza e le nostre scelte, bisogna trovare il coraggio di uscire dagli schemi che la società ci impone e vivere secondo il nostro sano istinto. Potremmo essere colti dalla paura di "uscire dai binari", di trasgredire a regole imposte in tenera età, si potrebbe avere la sensazione, per intenderci, di non riuscire a vivere questa nuova indipendenza