Anni addietro, in campeggio sulle rive dell'alto Lario (il lago di Como), mi colpì un proverbio locale: "quant öl Legnù al ga sö 'l capel, öl piof o 'l fa bel" [quando il Legnone (montagna che sovrasta la zona di Piona) ha il cappello (di nuvole), o piove o viene il bel tempo...]. Mi rimase impresso e lo usai anni dopo con amici sardi in visita al monastero di Piona (da buoni vecchietti quali riflessioni sui luoghi ameni in cui sorgono questi eremi di isolamento dal mondo e di raccoglimento mistico molto numerosi nella nostra regione... concordammo anche sulla facilità di divenire santi in questi ambienti e sulla tristezza di un mondo che va scomparendo per lasciare il posto alla frenesia e all'arrivismo moderni...).
     Rileggendo oggi i detti popolari mi sorprende considerare come, cambiando il nome del monte o della zona, la stessa affermazione viene fatta anche da proverbi di altre regioni; ad esempio ho trovato: " Quann ven da la muntagn' pigl la zapp e va guadagn, quann ven da la marein, lass la zapp e va cucein. " Quando (il maltempo) viene dalla montagna, prendi la zappa e vai a guadagnare, quando viene dalla marina lascia la zappa e va a cucinare. (BASILICATA)
     "Si lu Suvasiu c'ha lu cappéllu, fulignate pija lu mantéllu! » Se il monte Subasio (citato anche da Dante nel Paradiso...) è coperto di nubi presto verrà il freddo o la pioggia anche a Foligno (UMBRIA)
     "Se la montagna métte lu cappellu, vinni la capra e compra lu mantellu, se la montagna se sbraca, vinni lu mantellu e compra la capra". Se la montagna si mette il cappello (si copre di neve), vendi la capra e compra un mantello, ma se la montagna si scoglie (si scoglie la neve), vendi il mantello e compra la capra.(UMBRIA)
     "Quand Superga a l'à 'l capel o ca fà brut, o ca fà bel quand 'l capel a l'à nen dal tut o ca fa bel o ca fà brut". Quando su Superga ci sono le nubi, si può prevedere il brutto oppure il bel tempo; quando invece le nubi non ci sono si può prevedere il bel tempo oppure quello brutto ( piemonte ) (molto simile a quello burlone iniziale che mi colpì a proposito del Legnone...)
     "Quann'ca san felic's'ancappella,lasse la zappa e pija l'ambrellae". Quando la cima del monte s. Felice si copre di nuvole, non andare per i campi, ma rimani con l'ombrello aperto. (LAZIO)