"L'altro tema fondamentale per noi", continua, appunto, "è stato quello del traffico e della mobilità. La Tangenziale Est è ora in fase di ultimazione, l'area ferroviaria subirà grossi cambiamenti (il sottopasso ferroviario e il recupero dello scalo merci, n.d.r.), Città Alta sarà dotata di un parcheggio interrato su otto piani tra la Fara e san Lorenzo, con un abbonamento speciale per gli studenti, e di un altro appena oltre le mura".

     Tanti i progetti, tante le idee e lo stimolo a portarle a compimento, molta è ancora l'energia a disposizione per i successivi cinque anni. Ci concentriamo ancora su quanto è stato concretamente fatto chiedendogli dei successi maggiori dell'operato di questa amministrazione.
     "Parlerei di un successo, al singolare", spiega convinto Veneziani, sorprendendo un po' le nostre aspettative, attendendoci un elenco di cose fatte, in piena conformità con

quanto da sempre sostenuto. "Il nostro successo è la politica dei fatti. I cittadini si aspettavano da tempo nuove opere pubbliche. Noi abbiamo risposto proprio con i fatti: cito la nuova Fiera, la Biblioteca Tiraboschi (che sarà inaugurata il 31 maggio, n.d.r.), l'impianto sportivo al Villaggio degli Sposi, i centri per gli anziani, le case popolari. Come si può constatare, non è stata solo una spinta verso le grandi opere, ma verso tutti i temi che riguardano la città."
     L'opposizione la accusa di non aver agito abbastanza

nel campo del sociale.
     "Posso contestare questa affermazione con delle cifre alla mano, disponibili e verificabili alla Contabilità del Comune." Veneziani mostra il suo lato battagliero e pragmatico. Di fronte all'accusa, più volte portata avanti dalla sinistra, di essersi dedicato alle grandi opere e non alla persona, reagisce con parole sicure, spiegando che se l'amministrazione precedente disponeva di un budget indicizzabile al 100%, quella attuale ha avuto a disposizione, con l'aumento della dotazione servizi, il 12% in più. Per i servizi sociali è stato investito il 14% in più, per la scuola il 28%, superando quella soglia del 12% appunto nell'ambito sociale. Per la sicurezza, addirittura è stato investito 174% in più.