UN DIRETTORE RESPONSABILE ANCHE PER I GIORNALI DIFFUSI VIA WEB
                                              di Graziano Paolo Vavassori

     Uno dei motivi per cui il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Franco Abruzzo, ha apprezzato da subito la nostra testata on-line è stato il fatto che "abbiamo fatto le cose per bene". Non ci stiamo elogiando. In verità, avere un Direttore Responsabile ed iscriversi al Registro della Stampa sono state delle scelte obbligate da ben precise normative sull'editoria, le quali non distinguono, in quest'ambito, quella stampata da quella on-line. Se il giornale diffuso via WEB ha una ben precisa periodicità e se questo si definisce appunto "giornale", ovvero diffonde notizie non prettamente scientifiche, deve essere iscritto all'albo apposito e, per questo fine, deve avere un Editore ed un Direttore Responsabile. Ai tempi in cui è nato Infobergamo.it, il nostro direttore G. P. Vavassori non ha pensato ad una scorciatoia per evitare il balzello dell'iscrizione, perché per avere credibilità e per rappresentare al meglio il ruolo di mezzo informativo il tutto era obbligato. Allo stesso tempo si è scoperto invece come via WEB ci siano una miriade di giornali che si spacciano tali ma non ne hanno le caratteristiche tecniche e legislative, oppure hanno le prime e non le seconde; complice il basso costo di gestione di un sito Internet. La situazione è grave e sconveniente per le testate come la nostra che hanno seguito le regole con tanto di sacrifici, ma, soprattutto, per il lettore, che non si può fidare di notizie dalla provenienza incerta.
     Di seguito riportiamo il testo preso da Tabloid di Agosto 2005
Aosta, 29 giugno 2005.
     Tutte le espressioni di pensiero organizzate in giornale devono essere registrate ed avere un Direttore Responsabile; quindi anche i giornali telematici devono sottostare alle norme sulla stampa e l'editoria, soprattutto se l'editore intende ricorrere alle provvidenze per l'editoria. Lo ha ribadito oggi Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine della Lombardia che, questa sera ad Aosta, ha tenuto una "lezione" ai giornalisti valdostani. "La registrazione delle testate - ha aggiunto Abruzzo - è un passaggio nodale per quanto attiene la libertà di opinione".
     Tema dell'incontro, organizzato dal Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti della Valle d'Aosta: "I giornali telematici: regole e deontologie". Aprendo la conferenza Anna Nigra, presidente dell'Ordine della Valle d'Aosta ha sottolineato che "i giornali telematici stanno diventando una realtà editoriale che si sviluppa in molti casi e il più delle volte sull'improvvisazione e la scarsa conoscenza normativa".
     E Franco Abruzzo, che è pure docente di Diritto dell'Informazione presso le Università Bicocca e Iulm di Milano nonché presso l'Istituto Carlo De Martino per la Formazione al Giornalismo, ha evidenziato che "in questo momento la stampa on-line è rappresentata da 119 quotidiani, 1.700 periodici e 1.100 magazine".
     Secondo Abruzzo Internet, oltre a non avere limiti temporali per la pubblicazione e l'aggiornamento dei giornali, ha "battuto anche un altro limite della carta stampata: quello dello spazio". Se Internet ha sempre maggiore ruolo nell'informazione "allora è giusto - ha sottolineato Abruzzo - che il cittadino abbia la massima trasparenza sulla proprietà dei giornali web e sapere chi è il Direttore Responsabile per potere così tutelare i propri diritti eventualmente lesi".

 
 
 
 
 
   
 
 
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