Lunedì 31 ottobre 2005. Sappiamo tutti quanto i francesi siano critici con la nostra ristorazione, la cucina e soprattutto i vini. Le stelle dispensate sul territorio nazionale dalla famosa guida Michelin sono "giustamente" poche, i ristoranti unti dal signore sono una ristretta categoria, anche se, a mio avviso, se non aumentare dovrebbero almeno cambiare; da troppi anni vediamo sempre i soliti noti, e su alcuni ci sarebbe molto da discutere, ma forse gli ispettori della guida sono un po' come i cavalli, vanno da soli e conoscono sempre la consueta strada, il paraocchi fa il resto. Sono fermamente convinto che sia la gastronomia italiana sia i vini non abbiano nulla da invidiare ai prodotti d'oltralpe. Lo stesso dicasi per il servizio offerto nei ristoranti, non sarei comunque mai arrivato a pensare che in un ristorante francese con una stella Michelin si potesse arrivare così in basso, anzi direi proprio a raschiare il fondo della pentola. Ecco la cronaca di una tragica serata in un prestigioso stellato Michelin francese.
     Ambientazione: crociera eno-gastronomica sul Reno con partenza da Strasburgo, organizzata da Crocierando, tour operator specializzato nelle crociere fluviali. Cabine bellissime, una cucina ad altissimo livello, personale estremamente professionale, ottimi vini scelti con cura e maestria da Marcello Coronini, escursioni in posti incantevoli, e visita alle migliori cantine Alsaziane, sempre trovate da Marcello. Fin qui niente da dire, anzi tutto perfetto. Ciliegina finale, dopo una visita al produttore di fois gras, cena in un famoso ristorante stellato: L'Hostellerie du Rosenmeer, per garantirvi da eventuali errori cito anche l'indirizzo, 45, avenue de la Gare -67560 Rosheim. Sul biglietto da visita troneggia la scritta Etoiles d'Alsace con 6 stelle, 5 gialle e una blu.
     Il ristorante è bello, all'arrivo una gentile signora provvede al guardaroba, e finalmente ci sediamo, tavoli rotondi per 12 persone, sedie comode, tovagliato di buon livello. Il menù prevede un piatto con diverse varietà di aringhe con preparazione ancestrale (se qualcuno mi spiega sarò grato), maiale al caramello con profumo di spezie, strudel alle mele, gelato "regina dei Prati". Le aringhe secondo me erano di un tipo solo, il maiale poteva sicuramente essere cucinato con parti più nobili, lo strudel niente di particolare, il gelato assolutamente nello standard di una media gelateria. Comunque tutto ciò può essere soggettivo, anche se devo dire di aver già mangiato di peggio poche volte, meglio sicuramente tante e senza contorni di stelle. Ed eccoci al meglio, al clou della serata, vini e servizio.