LEGGE ANTIFUMO: molte polemiche a tutela della salute di Omar Gabbiadini - Consulente Tributario
Come è ben noto, dal 10 gennaio 2005 il divieto di fumo che fino ad ora ha riguardato gli uffici pubblici e gli ospedali viene esteso a tutti i locali pubblici e privati aperti al pubblico, compresi bar e ristoranti. È l'effetto della legge 3/2003 che prevede, tra l'altro, multe salate per i trasgressori: vanno dai 25 ai 250 euro. L'importo della sanzione si raddoppia se si fuma in presenza di donne in gravidanza o di bambini fino a dodici anni. Inoltre, la Finanziaria 2005 ha ulteriormente inasprito le sanzioni del 10%. Sono anche previste sanzioni da 200 a 2.000 euro per chi deve far rispettare il divieto e non compie il proprio lavoro; anche in questo caso gli importi si raddoppiano se sono presenti donne incinte o bambini. Sono chiamati a vigilare i titolari degli esercizi pubblici e il datore di lavoro. Quest'ultimo può delegare a terzi tale compito, in questo caso i nomi delle persone preposte vanno segnalate sull'apposito cartello di divieto di fumo. Sempre entro il 10 gennaio 2005 tutti i locali pubblici che hanno un'area riservata ai fumatori, chiaramente segnalata, devono dotarsi di adeguati impianti di ventilazione e di ricambio d'aria. La legge stabilisce che i ristoratori devono adibire ai non fumatori uno o più locali di superficie prevalente rispetto alla superficie complessiva dell'esercizio, mentre non sono obbligati a destinare spazi attrezzati ai fumatori. Le violazioni devono essere riportate su un verbale da consegnare alla Polizia Locale, che contenga il nominativo del trasgressore e la violazione. Il pagamento delle sanzioni amministrative inflitte dagli organi statali può essere effettuato in posta o in banca con il modello F23 (codice tributo 131T, con la causale del versamento: infrazione al divieto di fumo) o in tesoreria o con bollettino di conto corrente; mentre le modalità di pagamento per le infrazioni inflitte da organi non statali saranno disciplinate dalle Regioni.
Il Ministero della Salute ha attivato il numero verde 800.571.661 per avere chiarimenti sulle nuove regole e altre informazioni utili. Il numero verde è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17.
Si riporta di seguito stralcio della Legge.
Legge 16 gennaio 2003, n. 3
"Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 15 del 20 Gennaio 2003 - Supplemento Ordinario n. 5 Art. 51. (Tutela della salute dei non fumatori)
1. È vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di:
a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico;
b) quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati.
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