L'ANTICO EGITTO E LA SUA DATAZIONE
                                                     di Gaia Blandano

     La collocazione geografica dell'Antico Egitto è un non particolarmente ampio lembo di terra attraversato nella sua lunghezza dal fiume Nilo, a partire dalle sue cateratti al confine con il Sudan, fino allo sbocco nel Mediterraneo. I primi ritrovamenti, che fanno pensare ad insediamenti agricoli, sono stati datati circa 6.000 a .C.; dal 4.400 al 3.900 a .C. è stato identificato un periodo definito "Neolitico Badariano", in cui le tribù insediate lungo il Nilo non erano ancora organizzate ed unificate. La fase di formazione dello Stato egiziano unitario composto da due regni, ovvero il Basso Egitto e l'Alto Egitto, prende il nome di "periodo predinastico" e arriva fino al 2.920 a .C. Da questa data in avanti ha inizio una lunga serie di regni, scanditi da dinastie che arriveranno fino al 642 d.C. Ovviamente la datazione proposta appartiene all'insieme di studi ufficiali effettuati da archeologi e quindi accettati e comprovati dalle ricerche, ma possiamo spostare la nostra attenzione su altre fonti che potrebbero a loro volta offrire spunti per nuove ipotesi di datazione.
     La precessione degli equinozi. In un brano delle "Storie" di Erodoto di Alicarnasso, databili quinto secolo a.C. l'autore, dopo una conversazione avuta con alcuni sacerdoti egizi, riporta la quantità di tempo intercorsa tra il primo re egizio e l'offensiva che il regno subì da parte del re assiro Sennacherib, sostenendo che in questo lungo periodo di tempo furono ben 341 le generazioni trascorse. Considerando una generazione pari a 33 anni circa, Erodoto calcolò che quel lasso di tempo era di 11.340 anni. Naturalmente questo non corrisponde assolutamente al reale periodo intercorso tra il primo re che la storia egizia ricordi, il faraone Menes, e la conquista assira; ancora meno gli archeologi presero in considerazione questa come possibile data d'inizio di questa civiltà. Se però continuiamo la lettura delle "Storie", troviamo un passo molto interessante che recita quanto segue: " il sole si era per quattro volte allontanato dal suo corso abituale: due volte sorse là dove di solito tramonta e due volte tramontò là dove di solito sorge ". A prima vista tutto questo sembra non avere senso.salvo che non si prenda in considerazione la teoria della precessione degli equinozi. Facciamo però un passo alla volta, poiché non si tratta di un argomento dalla spiegazione semplice.
     Con il termine "precessione" viene indicato il movimento che l'asse terrestre compie in senso contrario rispetto alla terra stessa. Per spiegare meglio il concetto, immaginiamo di far girare una trottola e di osservarla nel momento in

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