In questo mese mi soffermo spesso con i miei figli sui ricordi di quando ero piccolo (...ormai tanti anni fa, purtroppo...), sulla magia di una santa Lucia che riempiva (si fa per dire) le nostre scarpine di zuccherini multicolori, di un mandarino e di una bella mela rossa, con a fianco un piccolo dono che ci accompagnava per quasi tutto l'anno successivo e ci rendeva tanto contenti. Cerco di conservare questa tradizione: la sera magica i miei figli ormai grandi mi fanno trovare la scarpina con il bicchiere di latte e i biscotti per l'asinello; e... Santa Lucia non fa mai mancare gli zuccherini, il mandarino e la mela rossa... a fianco stavolta di una banconota, meno fantasiosa ma più apprezzata.
     Altro momento top del mese era la preparazione del presepe, che non mancava nelle case, mentre l'albero era molto raro ed addobbato in modo che oggi chiameremmo ... ecologico. Tra le vecchie fotografia ho trovato due immagini che dimostrano la semplicità di quelle decorazioni e che forse ci farebbero ridere un po', ma che richiamano le usanze della vita di una volta, condizionate dalla semplicità e spesso dagli stenti, ma che garantivano tanto amore e tanta unità tra i componenti delle famiglie, meno assillate di oggi e probabilmente più felici.
     In questa ricorrenza amo spolverare una poesiola di un collega che richiama questi momenti e queste gioie; penso che possa fare piacere soprattutto ai più vecchi dei miei lettori.
     Vi porgo i miei più sinceri auguri con espressioni bergamasche.