SUL FILO DEI RICORDI UN PO' DI NOSTALGIA
PER LE COSE SEMPLICI DI UNA VOLTA di G.B.Antonini
Quando ero piccolino, aspettavo con ansia che nascesse il Bambino.
Intorno alla tavola, intanto che ardeva il fuoco, giocavano a tombola, e io, poverino, dovevo andare a letto a dormire.
Ma volevo stare in piedi fino a mezzanotte e sfidavo la pazienza di mio padre che mi mandava a letto con due sberle.
Mi portava in camera la mia zia, una zitella ancora alla buona che mi faceva dire una sfilza di Gloria e Avemarie.
La mattina sull'altare, c'era il Bambino fresco come una rosa, che rideva buttato giù sulla paglia che luccicava nel cestino.
Albero di Natale del 1898
Mi guardava giù, e io guardavo su a Lui e sentivo proprio di volerGli bene.
Adesso son diventato grande, ma mi ricordo ancora di quando ero piccolino e mi rincresce, mi rincresce tanto di non essere alla mia casa ad aspettare il Bambino.
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