Per confermare la nostra natura di curiosi, il giorno prima dell'intervista abbiamo dato "una sbirciatina" al sito internet del Comune ed abbiamo trovato un sondaggio interessante: "Cosa pensi dei politici della tua città?" Chiediamo a Zordan di commentarlo con noi, il quale appare divertito e ne accoglie sorridendo il tema. Il sindaco è interessato alle risposte, chiede e richiede cifre e percentuali e davanti ad un 75,47% di

pareri negativi, la stragrande maggioranza, afferma: "Fanno solo il loro interesse. Questa è una coltellata ar core!" Si consola poco con il 7,19% dei soddisfatti. Sempre bonario ci spiega che l'opinione che i politici si occupino solo dei propri interessi e che al loro posto si farebbe diversamente, come ritiene il 9,06%, è diffusa e negare non serve. "Io posso dire che sono cresciuto nell'ambiente degli scout, quello della buona azione e del servizio, e sono tra quelli convinti che l'attività politica sia un servizio. Il problema è riuscire a mantenere l'equilibrio, il distacco, la libertà di non essere legato e dipendente da nessuno. Questa è una conquista che dipende dalla formazione, dall'onestà, dalla sensibilità di ognuno. Io voglio essere libero, ascoltando i pareri altrui, ma decidendo io liberamente".
     Ci siamo dilungati parecchio e c'è già chi attende il sindaco dietro la porta, così gli chiediamo velocemente se c'è una domanda che avrebbe voluto sentirsi fare. Riflette. "Se sono contento di questa esperienza di quattro anni e mezzo". Noi, di rimbalzo, ripetiamo. Zordan ride. "È stata un'esperienza sofferta e tormentata. Impegnativa, ma qualche soddisfazione l'ha data e sicuramente mi ha arricchito dentro." La continuerebbe? "Non lo so. L'amor proprio mi fa pensare che se c'è la possibilità andrei avanti, ma per il mio equilibrio mi sentirei di dire basta adesso."