1° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA CONTEMPORANEA di Graziano Paolo Vavassori
Solo il fatto di entrare nella Basilica di S. Maria Maggiore, il più importante monumento di Bergamo, costruito in una finestra temporale compresa tra 1137 al 1185, è una grande emozione, soprattutto per il cuore bergamasco. Assistere poi al primo Festival Internazionale di musica contemporanea rende l'evento unico. Stiamo parlando di "Contaminazioni Contemporanee Musica Sacra",
organizzato dall'Assessorato alla Cultura di Bergamo, cui fa capo Enrico Fusi da noi intervistato poco tempo fa, in collaborazione con la Diocesi di Bergamo, il Teatro Donizetti, la Fondazione Adriano Bernareggi e l'Associazione per la Cultura di Bergamo, il tutto magistralmente ideato e diretto da Alessandro Bettonagli, che dichiara di voler "avvicinare l'ascoltatore alle nuove composizioni musicali internazionali", dove per contaminazione si intende "aperto dialogo tra culture e
stili musicali diversi". Secondo noi è geniale anche la scelta ed il modo con il quale si è realizzato il concerto: nei giorni 21, 22 e 23 aprile 2006, il festival è stato segmentato in vari appuntamenti in luoghi eccezionali di Bergamo diversi, disossando gli appuntamenti. Le conferenze si sono svolte al Centro Congressi Giovanni XXIII ed al Museo
Bernareggi, mentre i concerti nella Basilica di S. Maria Maggiore ed al Teatro Donizetti.
Si sono esibiti artisti del calibro di Christopher Bowers-Broadbent e i "The Hilliard Ensemble", il quartetto di Fran?ois Couturier, Anja Lechner e Vassilis Tsabropoulos, e le loro musiche non potevano essere ascoltate in
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