MANOVRE CORRETTIVE 2006...
                                             di Omar Gabbiadini - Consulente Tributario

     La manovra correttiva, approvata dal Consiglio dei ministri, inciderà in modo rilevante sul calcolo del reddito imponibile Ires delle società. Gli interventi che riguardano questa imposta, sono molteplici: siamo in presenza di una serie di ritocchi alle norme di base del Testo unico, volti a recuperare gettito riducendo deduzioni e aumentando gli imponibili. Una modifica di impatto rilevante dovrebbe riguardare l'art. 84 del Tuir, dedicato al riporto delle perdite, toccando in particolare le perdite illimitatamente riportabili conseguite dalle imprese nei primi tre periodi di imposta. Viene stabilito che esse saranno solo quelle che si realizzano dalla data di costituzione della società, nei tre esercizi a partire dalla data di costituzione e a condizione che riguardino una nuova attività produttiva. Altre importanti novità riguardano poi le società di comodo, le opere ultrannuali, le perdite nelle fusioni, il regime di trasparenza e le minusvalenze da assegnazione.
     Rivoluzione anche per gli studi di settore già per il periodo d'imposta 2005. Potrebbe essere questo, anche se non è ancora disponibile il testo definitivo del decreto legge varato dal Governo, uno degli aspetti maggiormente significativi del provvedimento approvato dall'esecutivo. Il testo dovrebbe prevedere, infatti, che le imprese in contabilità ordinaria e gli esercenti arte e professione possono essere sottoposti ad accertamento da studi di settore con le stesse regole valevoli per i contribuenti in contabilità semplificata. In sostanza, sarebbe sufficiente lo sfasamento rispetto a Gerico per un anno, per essere sottoposti ad accertamento. Viene quindi eliminata soprattutto la regola del 2 su 3, in base alla quale l'impresa in contabilità ordinaria può essere sottoposta ad accertamento da studi quando risulta non congrua in due annualità su tre consecutive. Il provvedimento dell'esecutivo dovrebbe anche abrogare la disposizione sugli indici di incoerenza, per la quale è stato emanato il 18 gennaio 2006 il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate.
     Nell'ultimo giorno utile per il pagamento dell'Ici 2006 è arrivata una piccola rivoluzione nell'ambito della disciplina del tributo più pesante della fiscalità comunale. Si tratta dell'unificazione della dichiarazione Ici e dei relativi versamenti (acconto e saldo) prevista dalla manovra bis. I contribuenti Ici infatti non dovranno più presentare la dichiarazione o la denuncia Ici , essendo state eliminate, e dovranno liquidare mediante autotassazione il tributo dovuto nel modello 730 o Modello Unico.

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