L'ambizioso progetto, a metà strada tra una mostra di arte contemporanea ed un esperimento di sociologia, ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Bergamo, della Regione Lombardia e dal Comune di Cortenuova, organizzato da Alef cultural project management ed intende approfondire la descrizione dei non-luoghi esplorando le caratteristiche dell'antropologia contemporanea.
     Il programma della mostra prevede tre fasi distinte. La preview (curioso e significativo l'utilizzo del termine inglese, non-lingua per eccellenza) dal titolo "Hic sunt leones" curata da Omar Calabrese e Maurizio Bettini che ha presentato fino al 23 Luglio un installazione di molti video in cui su ogni schermo, una personalità del mondo culturale italiano descrive dei luoghi immaginari e virtuali: l'isola del tesoro, Atalntide, la TV, le Terre di Mezzo del Signore degli Anelli i luoghi di Omero dell'Odissea, la Parigi di Dumas nei suoi racconti, i viaggi di Gulliver ed altri dell'immaginazione vengono raccontati da personalità diverse, cito Umberto Eco per tutti.

     "Hic sunt leones" era l'indicazione usata dai romani sulle mappe per indicare i limiti dei territori noti, oltre quei limiti procedeva solo la loro immaginazione. Questa preview (anteprima, meglio) vuole essere il racconto di quelle esplorazioni che vengono raccontate e rese autentiche ed originali pur essendo luoghi che albergano solo nella fantasia di chi li ha conosciuti attraverso le letture eppure

sono più famigliari e interessanti di certi luoghi reali ma standardizzati che frequentiamo quotidianamente.
     Si proseguirà con la mostra "Voi (non) siete qui" (Settembre - Dicembre 2006) che proporrà la visione dei non-luoghi attraverso grandi artisti del Novecento: Boccioni, Klee, De Chirico fino ai nomi più noti dell'arte contemporanea, Boetti, Novelli, Rotella, Parmigiani e altri per un totale di 60 opere.
     Infine "Nowheremen" (Febbraio - Aprile 2007), una mostra sulle non-persone ovvero sugli abitanti immaginari dei non-luoghi, raccontata da artisti del Novecento. Dai manichini di De Chirico, alle non-persone di Magritte, fino alla proiezione di sequenze di film con personaggi impersonali come Metropolis di Fritz Lang.
                                                                 cristiano.calori@fastwebnet.it