TELERISCALDAMENTO E POLITICA ENERGETICA
                                 di Pierluigi Piromalli

     La querelle per la fusione BAS-ASM , che non molto tempo fa scosse i vertici di Palazzo Frizzoni e aprì un vivace dibattito campanilistico tra due città tradizionalmente divise da interessi politici e corporativi, sembra oggi generare gli auspicati frutti se si pensa che è in atto uno sviluppo capillare della rete di teleriscaldamento che, in una prospettiva futura, dovrebbe garantire alla città una vera alternativa energetica già adottata dalla città di Brescia, precursore del progetto.
     Già in tempi non sospetti la BAS, ancora prima che la fusione con ASM diventasse realtà tangibile, aveva avviato l'ambizioso programma, che ha rischiato seriamente di subire intoppi a causa delle prevedibili difficoltà nel reperire le necessarie risorse finanziarie che avrebbero dovuto sostenere il progetto avviato. Da più parti si temeva che i costi legati alla realizzazione dell'opera non fossero verosimilmente alla portata della società di gestione orobica e l'avvento di ASM, inizialmente visto con scettiscismo, ha, sotto questo profilo, garantito la copertura necessaria per consentire la prosecuzione della fase di avanzamento dei lavori. Pertanto, a quanto si apprende da fonti ufficiali, nel 2015 il 28% circa del territorio cittadino sarà raggiunto dalla rete di teleriscaldamento con ovvie quanto comprensibili positive ricadute sull'economia locale coniugate ad obiettivi di risparmio energetico. L'attuale 1% di estensione della rete, pari a circa cinque chilometri di opere interrate, che abbraccia i principali edifici ed uffici di pubblica utilità, quali il Comune, la Camera di commercio, gli uffici statali, l'ASL e la sede della Provincia, costituisce una percentuale irrisoria se paragonata agli enormi vantaggi che l'impianto completato potrebbe di fatto generare.
     Il rilievo importante risiede nella duplice volontà manifestata dai soggetti preposti alla realizzazione dell'opera e dalle istituzioni locali che dovranno mantenere costante l'appoggio e l'attenzione affinché il programma alternativo energetico si realizzi. La convenienza del teleriscaldamento sollecita senza dubbio positive valutazioni se rapportate all'indubbio beneficio del risparmio di energia, che, allo stato attuale, si presenta come un problema primario di carattere non solo nazionale. Il paragone con la vicina Brescia dovrebbe far riflettere circa la lungimiranza dei suoi amministratori i quali, con acume, hanno avviato un'opera di grande rilievo ed ecosostenibile fino a garantirsi entro il 2015 una copertura pari al 73% del territorio urbano, obiettivo che Bergamo

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