Questi sono solo alcuni esempi tratti da fatti di cronaca realmente accaduti.
     Inoltre, un rapido calcolo. Una femmina di cane o di gatto partorisce in media sei cuccioli (di cui circa la metà femmine!). Ipotizzando una sola cucciolata all'anno, cosa che non sempre avviene, ne deriva che da un'unica femmina di cane/gatto dalla vita media di dieci anni discendono 486 cani/gatti, ovviamente in cerca di famiglia! E se a questi, moltiplicati per il numero di femmine esistenti, si sommano i circa 300.000 cani abbandonati ogni anno sul territorio nazionale, per non parlare dei gatti, stimati intorno ai 600.000, si può ben capire quali proporzioni abbia il fenomeno della prolificazione incontrollata e, di conseguenza, l'importanza della sterilizzazione.
     Per di più, l'Ordine dei Veterinari ha voluto sottolineare che l'intervento chirurgico di sterilizzazione o castrazione è assolutamente privo di pericoli, che la "sofferenza" è minima e di breve durata, coincidendo con la fase dello smaltimento dell'anestesia, che gli animali operati sono del tutto uguali a quelli non sterilizzati e che non è assolutamente vero che la femmina debba fare almeno una cucciolata nella sua vita. Non solo. Non dimentichiamo l'aspetto terapeutico della sterilizzazione.
     È ormai dimostrato che la sterilizzazione precoce delle femmine riduce sensibilmente la comparsa di tumori alla mammella o all'utero e di piometra (grave infezione dell'utero spesso mortale), oltre all'insorgere di gravidanze isteriche, mentre nei maschi la castrazione previene le neoplasie della prostata, il contagio di malattie che si contraggono durante le lotte con gli altri maschi, nonché, nei soggetti particolarmente predisposti, tende a placare l'eccessiva aggressività e la tendenza a marcare il proprio territorio con le urine.
     Per quanto riguarda l'aspetto caratteriale molti temono che l'animale operato diventi apatico ed obeso. Non è scontato che questo debba accadere. Certo, dopo l'intervento è bene non cambiare le abitudini dell'animale e tenerlo comunque stimolato al gioco e nella partecipazione alla vita familiare. La ciotola va sempre riempita con le quantità usuali, eventualmente riducendole leggermente se ci si dovesse accorgere che l'animale tende a ridurre l'esercizio fisico. Il proprio veterinario di fiducia sarà comunque in grado di consigliare la giusta razione per il singolo soggetto.
     Vi abbiamo convinti a sterilizzare il vostro beniamino? Speriamo proprio di sì, come atto di civile responsabilità. Vi lascio con alcune curiosità a presto ed ancora buone feste.

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