È una luminosa giornata di maggio. Il sole fa capolino dalle tende dello studio medico dove F. attende di essere visitata. Lui è un famoso dietologo, tutta la città lo conosce, tutte le donne vanno da lui, riponendo la loro totale fiducia nella sua "bacchetta magica taglia-rotolini" che le rimetterà in forma senza sacrifici. L'anziana receptionist con gli occhiali neri (è in incognito?) la sta chiamando. È il suo turno per la visita. Entra e il medico le chiede di rimanere in reggiseno e mutandine, mentre con occhio critico la scruta. La fa salire su una bilancia, le tasta con mano esperta i muscoli delle braccia, la guarda con occhio forse un po' troppo compiaciuto. Fine della visita. Mentre il medico si riaccomoda alla scrivania ed estrae la penna per compilare la diagnosi, le comunica sorridendo che è sicuramente in soprappeso, ci sono almeno quattro o cinque kg da perdere per ritornare in forma e per affrontare la tanto temuta "prova bikini" senza troppo stress. Oltre ad un'alimentazione equilibrata, il medico le prescrive anche un piccolo "aiutino" farmacologico per non soffrire troppo la fame. La ragazza ha venticinque anni e il suo "soprappeso" è pari forse ad un solo kg come un buon medico le saprebbe senz'altro dire. Un buon medico appunto, non un ricco dottore facile dispensatore di anfetamine.
Moltissime donne all'arrivo della bella stagione entrano in crisi perché devono mettere allo scoperto il loro corpo, indossando abiti più leggeri che rivelano addominali, braccia e cosce forse un pochino appesantite dall'inverno appena trascorso. In Italia, negli ultimi anni si sta diffondendo una pericolosa mania, quella di essere belle a tutti i costi, anche assumendo sostanze non propriamente benefiche per l'organismo, anzi, in alcuni casi addirittura decisamente pericolose. Stiamo parlando di una "moda" lanciata da alcuni dietologi che senza visitare le pazienti, se non in forma decisamente sommaria e superficiale, prescrivono con leggerezza i cosiddetti farmaci anti-fame. Nessun medico, o almeno nessun professionista degno di questo nome, dovrebbe prescrive nulla senza aver visitato seriamente la paziente, provando la pressione arteriosa, prescrivendo analisi del sangue e delle urine dettagliate, facendo insomma un'anamnesi della persona in toto. figuriamo un medico che prescrive le anfetamine! Già, proprio di questo argomento voglio parlare questo mese, per capire i rischi che si corrono quando si vuole dimagrire a tutti i costi in fretta e senza soffrire.
Le anfetamine sono sostanze di sintesi che agiscono sull'attività dei neurotrasmettitori, sostanze prodotte dal nostro corpo allo scopo di agevolare la comunicazione degli impulsi tra le cellule nervose. I neurotrasmettitori sono l'andrenalina, la norandrenalina, la dopamina, l'acetilcolina e la serotonina. Le anfetamine alterano i sistemi di comunicazione spostando la soglia della fatica,