nel futuro, come " 1984" di George Orwell e "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury, è abbastanza scontato. In tutti e tre i libri, è forte la sensazione angosciante di essere continuamente controllati, spiati da parte di una società che utilizza la tecnologia e il progresso per ridurre l'uomo ad una moderna schiavitù imposta dalle macchine che tutto possono, tutto vedono, tutto controllano. La vita nel futuro appare di una sola realtà, di una sola cultura, di un solo punto di vista ed al lettore viene lecito domandarsi: "ha senso tutta questa tecnologia se poi non siamo più padroni nemmeno della nostra vita, delle nostre idee, della nostra libertà di scegliere e sbagliare?". È anche un romanzo d'amore: amore per la persona con cui si vive tutta la vita, amore per un figlio che non pensavi di poter avere ed invece irrompe con tutta la sua gioia nel tuo presente, amore per la verità che viene nascosta diligentemente da parte di coloro che comandano, ma che torna sempre e comunque a galla. La verità nascosta e la cultura distrutta sono un altro tema ricorrente in questi tre libri. La cultura come fonte di verità, denuncia il Liga, sta progressivamente scomparendo a causa del disinteresse delle persone per prima e della cancellazione da parte di coloro che dall'ignoranza hanno sempre da guadagnare poi.
Il romanzo non è quindi solo un'opera di fantascienza, come potrebbe apparire, ma una bella storia d'amore, che celebra il valore dei sentimenti e l'imperfezione del mondo e della vita, la quale proprio perché non-perfetta è ricca di sapori , colori luci ed ombre. Il sentimento d'amore e il desiderio di perpetuare la vita sono la colonna sonora di questa storia appassionante, nostalgica di un mondo imperfetto dove gli errori, gli sbagli sono il sale della vita.
Cristina Mascheroni