L'ISOLA DELL'ANGELO CADUTO
                                 di Carlo Lucarelli

     Un'isola piccola, minuscola, poco più di uno scoglio che affiora dal mare. La luna che si riflette nelle acque scure, il vento che gioca con il piccolo faro dell'isola. I gabbiani che ad ogni alba si lanciano in evoluzioni eleganti per pescare qualche argenteo pesciolino. È l'Isola dell'angelo caduto. Detto così, sembrerebbe un luogo affascinante e poetico. L'ironia del destino vuole che questo luogo sia invece la sede di un carcere molto particolare, la Cajenna.
     Siamo a metà degli anni '20, l'Italia subisce in silenzio l'ammissione di colpevolezza di Mussolini per l'omicidio Matteotti. Gli oppositori del regime vengono spediti a scontare la loro pena sull'isola, sorvegliati da un manipolo di camicie nere comandate dal fanatico Mazzarino. Un giorno il cadavere di uno squadrista viene ritrovato sfracellato alla base di una rupe; ad indagare su questa morte e sulle due che seguiranno ci penserà il commissario, un uomo triste e incolore, né fascista né antifascista. Il suo cruccio più grande è vedere la moglie Hana spegnersi a poco a poco, le sue energie risucchiate dall'atmosfera malata dell'isola. Mentre il commissario spera in un trasferimento nel continente, il medico antifascista Valenza lo aiuterà nelle indagini su una morte che potrebbe essere suicidio, omicidio politico, passionale, incidente, scatenando un turbine di conseguenze che porteranno ad un finale sorprendente, mentre l'isola, silenziosa e ostile, assiste alla vittoria della natura sull'uomo.
     Carlo Lucarelli imbastisce un giallo originale, mai scontato, dalle atmosfere più noir che thriller. In un ambiente continuamente teso sul confine tra sogno e realtà, costruisce le vicende umane e professionali dei pochi abitanti dell'isola, uomini e donne con pesanti segreti e la voglia di fuggire da un buco nero che fagocita tutto e tutti. L'isola sembra essere fuori dal mondo, esclusa com'è da ogni possibilità di comunicazione, eccetto che per un piccolo telegrafo; perfino il tempo lì sembra essere diverso, le ore non finiscono mai e le stagioni si presentano tutte insieme, mentre il vento sembra voler divellere ogni umanità dal profondo delle persone. In questo luogo dove l'abiezione dei sentimenti ha creato tipi umani totalmente avulsi dalla realtà, il commissario è un omino insicuro che si trova a recitare la parte dell'eroe, a dover affrontare controvoglia i demoni scatenati dalla violenza sul miliziano, senza che abbia mai avuto il coraggio di affrontare i suoi.

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