Nella maggior parte dei casi devono sorbirsi lezioni su argomenti che hanno già affrontati durante gli studi precedenti, devono divenire tirocinanti nel giorno libero in classi di altri docenti - tutor... Intanto sono docenti... Cosa insegneranno nelle loro classi se non sono giudicati idonei nelle materie che insegnano magari da anni a tal punto da doversi aggiornare per due anni? In Italia non c'è forse limite al peggio. Ricordo un esame di abilitazione dei miei tempi in cui una collega ha ottenuto un punteggio di tre/trentesimi. Insegnava prima ed ha continuato ad insegnare dopo tranquillamente fino alla pensione...
L'onorevole Spadolini una trentina di anni fa diceva che la scuola è la base del domani di una nazione. Cosa dobbiamo sperare per il nostro domani pensando alla nostra scuola e alle iscrizioni alle facoltà universitarie umanistiche, invase da una marea fluttuante di corsisti che difficilmente avrà la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro con mansioni adeguate ai suoi studi, e del graduale asciugarsi di quelle scientifiche...
A fianco di queste povere considerazioni sui curriculum scolastici non dobbiamo stupirci che i nostri governi abbiano fatto a gara nelle riduzioni di fondi alla ricerca, spesso assegnati ai "luminari raccomandati dai partiti" e non sempre a studiosi veri chiusi nei loro laboratori e schivi di pubblicità: è un mondo, il nostro, dove dominano la visibilità e la pubblicità più o meno meritata. D'altra parte la trasmissione televisiva "Pupe e secchioni" ci ha evidenziato la preparazione di base di studentesse universitarie e la tristezza di secchioni che hanno accettato la parte nella speranza di essere notati da qualche imprenditore. Sono molto tristi entrambe le situazioni... ma questa è l'Italia... Speriamo in un futuro migliore per i nostri figli nonché di non finire tra i paesi del Terzo Mondo.
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