LE ABBUFFATE DELLE FESTE NATALIZIE
di Omar Gabbiadini |
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Eccoci di ritorno dal grande tour delle feste. sopravvissuti? So che scriverò cose che potranno sembrare scontate ma mi sento proprio in dovere di spezzare una lancia in favore del recupero della spiritualità del Natale e dello stare insieme in generale, perché mai come quest'anno mi sono reso conto che ormai si è perso quasi completamente il piacere di festeggiare la famiglia. Perdonatemi dunque se esulo anche questo mese dal tema della mia Rubrica.
Il punto è che uno aspetta per tutto l'anno le feste per recuperare qualche minuto da passare con quelle persone a cui maggiormente siamo più affezionati e che, proprio a causa della confidenza stretta che permette di non fare complimenti, si trascurano in nome di duemila e più impegni . Poi, quando Natale è finalmente arrivato, tutto passa in un batter d'occhio, anzi in un masticare continuo.
Si comincia il 23 dicembre con la grande spesa perché, sempre in nome dello stare insieme, avete pensato bene di invitare la famiglia a casa vostra per la Vigilia : "Preparo solo qualcosina tanto per stare insieme, niente di più..." Antipasti con tartine, olive, salmone e perché un po' di insalata russa, no? Per continuare con bis di primi, il secondo si salta tanto chi lo mangia, dolce, caffé e panettone..Si finisce col sedersi a tavola alle 20 e per alzarsi giusto il tempo di fare due passi per raggiungere il tal presepe arroccato su chissà quale montagna. La Messa di mezzanotte? Persa! Mangia di qua e spizzica di là e le 23 sono arrivate, neanche il tempo di infilare i cappotti, assistere al carosello "parenti in bagno per pipì" che la Chiesa è stracolma, impossibile entrare.
Durante la notte si beve come dei cammelli e la mattina si ha una cera da fare invidia alla vostra novantenne nonnina. Non è finita! È Natale! Alzati, corri, vestiti, siamo in ritardo, i nonni saranno già là! La mente corre al pensiero della zia che ogni anno vi ricorda come eravate piccoli e goffi e ci si incomincia a chiedere se non era meglio prenotare una vacanza per sfuggire a tutto questo.Le 12.00 scoccano e via a tavola di nuovo, neppure il tempo di salutare. Antipasti, tartine, affettati, salmone, l'insalatina russa che vi piace tanto. due primi, l'arrosto ripieno della nonna, caffé, dolce, panettone e/o pandoro. Arrivano le 15.00, il nonno si alza e va sul divano per dar inizio al suo solito racconto della guerra prima di cadere in un sonno profondo, la mamma, la zia e la nonna vanno in cucina a far finta di sistemare qualche piatto, il papà esce per fumare una sigaretta che dura due ore e voi che avevate sperato di poter far due
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