accade sul palco: le risate, infatti, del primo atto lasceranno il posto allo stupore e al silenzio che caratterizza il secondo atto in cui il pubblico seguirà il cambiamento e il decorso della malattia di Giorgio.
Andiamo dunque incontro a questa commedia che replicherà nei teatri della provincia. Il 10 febbraio andrà in scena a San Giovanni Bianco, il 24 febbraio a |
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Bolgare e poi li vedremo a San Paolo D'Argon, Pradalunga, Parre e dovunque li vogliate invitare (per prenotare la commedia: info@albanoarte.com 3356343808). Vi lascio riportando quanto, nella commedia, la D.ssa Martinella , psicologa, spiega parlando con Don Pierino e gli altri personaggi sperando che possa meglio indirizzarvi alla riflessione e farvi crescere la voglia di andare a vedere la |
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commedia: "La vita e la morte fanno parte pienamente della natura. Così il bene e il male. Dio ci ha dato questa natura e ci lascia liberi di agire e di scegliere. di essere indifferenti oppure di odiare, di amare attraverso tutte le sue forme e le sue sfumature. Perché di questo si tratta, di amare o no. Cinzia ci insegna a non fare differenze. Vogliamo bene o no a Giorgio? Dobbiamo fare solo ciò che ci conviene e che ci è opportuno o armarci di coraggio e circondare Giorgio di tutta la carità e l'amore possibile? . Molti non capiranno, giudicheranno male e chissà quant'altro. Dobbiamo essere pronti a tutto. E auguro anche a lei, Don Pierino, così convinto della sua coscienza d'agire da uomo libero."
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Le riflessioni più o meno condivisibili saranno sicuramente le protagoniste indiscusse e apriranno la visuale verso interrogativi nuovi e su cui forse non abbiamo mai pensato. Sembrerà scontato ma alla fine gli applausi saranno per colei che tutti reputano "diversa" e che invece arricchisce lo spettatore ed |
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insegna a superare i propri limiti: vero messaggio della commedia stessa. Non mi resta che invitarvi a vedere la commedia.
Un ringraziamento a Federico Buscarino per la concessione delle fotografie. |
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