CARTOLINE DAL MONDO
                                 di Cristina Mascheroni

     07/07/2007: è questa l’emblematica data  durante la quale verranno elette le nuove “Sette Meraviglie del Mondo”. Milioni di persone in tutto il mondo stanno partecipando da tempo ad un mega sondaggio in Internet nel difficile tentativo di eleggere le sette bellezze del mondo contemporaneo.
     Circa duemila anni fa, i Greci si presero il disturbo di stilare un elenco di bellezze, definite uniche al mondo: il Colosso di Rodi, la statua di Zeus ad Olimpia, il Tempio di Artemide a Efeso, il Mausoleo di Alicarnasso, i Giardini Pensili di Babilonia, le Piramidi di Giza e il Faro di Alessandria. Come dicevano gli antichi però, “panta rei”, tutto scorre, e di tutti questi bei monumenti ne è rimasto solo uno,  le bellissime Piramidi in Egitto, mentre tutto il resto è stato inghiottito dal tempo. Sono stati scoperti nuovi continenti e l’ingegno dell’uomo ha dato vita ad opere artistiche ed architettoniche che nulla hanno da invidiare alle bellezze del mondo antico.
     Per individuare quali saranno i monumenti ad essere proclamati vincitori, il regista svizzero Bernard Weber, già collega di Federico Fellini, ha indetto un maxi sondaggio che sta infiammando il popolo del Web: collegandosi al sito www.new7wonders.com, è possibile per ogni abitante della Terra, da qualsiasi continente, esprimere la propria preferenza votando fra ventuno opere architettoniche situate ovunque nel mondo.
     Quali sono queste finaliste? Per l’Europa, gareggiano l’Acropoli di Atene (Grecia), l’Alhambra a Granada (Spagna), il complesso megalitico di Stonehenge (Inghilterra), la Tour Eiffel a Parigi (Francia), il Colosseo a Roma (Italia), la Cattedrale di San Basilio a Mosca (Russia) e il Castello di Neuschwanstein in Baviera (Germania). Per il Continente Asiatico, gareggiano invece le Tombe Rupestri di Petra (Giordania), la Grande Muraglia (Cina), il Tempio di Angkor (Cambogia), la Basilica di Santa Sofia a Istanbul (Turchia), il Taj Mahal (India), e il Tempio di Kiyomizu a Kyoto (Giappone). L’ Africa affida la sua rappresentanza alle Piramidi di Giza (Egitto), già finaliste nel passato, e sulla antica città di Timbuktu (Mali). La modernissima America, invece, è in gara con la Statua della Libertà (USA), il Cristo Redentore di Rio de Janeiro (Brasile), la Piramide di Chichen Itza (Messico), il Machu Picchu (Perù) e le Statue dell’Isola di Pasqua (Cile). Infine, il giovanissimo continente Oceania che concorre con il Teatro dell’Opera di Sydeny (Australia). Tutti luoghi, cartoline dal mondo, che molti di noi avranno sicuramente visitato e che avranno lasciato un segno, più o meno indelebile, nel cuore.
     Occhi puntati su l’Estadio della Luz di Lisbona quindi, dove durante la notte del 7 luglio, alla presenza di star internazionali, avrà luogo la Official Declaration Cerimony! E… come si dice in questi casi… che vinca la migliore!

 
 
 
 
 
         
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