È ARRIVATA LA "BRAVO"
di Giovanni Cozzi |
|
Che il 2007 fosse l'anno delle medio-inferiore già lo si era capito dalle rassegne internazionali del 2006, dove facevano bella mostra di loro, in anteprima, tutti i prototipi ormai in veste pressoché definitiva dei vari modelli che vedremo quest'anno. Infatti, nonostante siamo solo all'inizio dell'anno, già le prime novità non tardano ad arrivare e non sono da poco. Abbiamo visto a gennaio il debutto ufficiale della Toyota Auris e della Kia Cee'd, per stare sull'orientale supergarantito (rispettivamente cinque e sette anni oltretutto trasferibili), mentre in terra europea salutiamo l'arrivo della nuova Volvo C30, che al contrario delle prime due non è chiamata a sostituire un modello ormai a fine carriera, ma rappresenta la volontà della casa svedese di entrare in modo elegante e diverso dal solito in un segmento di mercato di importanza strategica mondiale e con tutta la qualità che da sempre la contraddistingue.
Tutte le case conoscono l'importanza che il segmento medio-inferiore riveste nel panorama automobilistico mondiale e tutte vogliono prima o poi entrarne a |
|
|
far parte. Del resto i numeri di vendita parlano da soli. Il segmento C è il più venduto al mondo perché un prodotto di tale livello lo comprano tutti: dal giovane, al single, dalla famigliola con figli alla coppia non sposata. Insomma, una vettura di questo segmento può essere la vettura |
|
|
|
giusta per tutti. Nell'arco di quest'anno e a cavallo con il prossimo, vedremo poi una serie di novità che cambierà tutta la panoramica delle vetture di questo segmento e l'Italia in prima fila farà debuttare ben tre nuove vetture deputate a sostituire tutta la gamma attualmente in produzione: in ordine di apparizione sono la Fiat Bravo , l'Alfa 149 e la Lancia Delta HPE.
Di Alfa e Lancia, visto il loro prossimo debutto, ce ne occuperemo più avanti, ma della nuovissima Bravo, appena presentata, il 3 febbraio scorso, a tutta la stampa mondiale, ce ne occupiamo subito. La nuova Fiat, nasce sotto buoni auspici ed innanzi tutto vuole dare una svolta di immagine e contenuti al brand italiano, con l'intento di far dimenticare in fretta la sfortunata e ahimè bruttina Stilo. Nata in soli 18 mesi, del modello precedente utilizza solo il pianale |
|
|