STUDI DI SETTORE SIMILI ALLA MINIMUN TAX
                                               di Omar Gabbiadini - Consulente Tributario

     È periodo di dichiarazioni ed allegate ad esse ecco i banditi Studi di Settore, che quest’anno hanno avuto un inasprimento notevole. Basti pensare che statisticamente oltre il 60% delle imprese non risulta congrua ai parametri stabiliti dal Fisco - Visco e dubito che effettivamente tutti questi contribuenti abbiano evaso le tasse.
     Il principio di base dello studio di settore potrebbe anche essere giusto ma, come fatto in anni passati, necessita di un aggiornamento periodico stabilito fra il governo e le diverse associazioni di categoria. Appuntamento che quest’anno è stato inutile e blando. Il caro Visco a parole sue ha detto: “cari contribuenti, se voi non rispettate i parametri scatteranno gli accertamenti del caso”. Peccato, caro Visco, che le realtà economiche di questo ultimo periodo non siano contemplate nei parametri da Lei predisposti e che inculcare un senso di terrore psicologico non giova sicuramente alle imprese e non stimola nessun tipo di incremento né occupazionale né di investimenti. Anzi, genera quella paura che spinge a ridurre i rischi del commercio, a ridurre la produzione ed a lasciare a casa il dipendente che magari non serve.
     Ci sono molte realtà nelle quali il titolare con un paio di dipendenti cerca di andare avanti fra insoluti, ritardi nei pagamenti e annullamento di commesse in corso, e quando arriva giugno, durante il quale si deve versare il 52% del reddito rimasto, non può essere costretto a dichiarare redditi non percepiti a seguito degli studi per non avere l’accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Stimolato da ciò non gli resta che chiudere o ridurre la propria struttura aziendale. E ci sono tantissime realtà simili. Sicuramente non bisogna far finta di nulla o stimolare l’evasione fiscale, ma non è possibile neppure imporre ricavi non conseguiti sui quali vanno versate oltre il 50% di tasse.
     Il dubbio più grande è capire come mai l’anno scorso era non congruo il 30% delle imprese e quest’anno circa il 60%. E poi, caro Ministro, non potete dare una proroga il 9 giugno quando le imposte scadono il 16 giugno, a causa degli stessi studi di settore che avete voluto applicare senza trattative e consenso di nessuno! Tra l’altro, proroga con mille dubbi sull’applicazione. Ma questo non è un problema per Voi visto che da un anno a questa parte fate leggi retroattive e mille circolari chiarificatorie!
     La prassi vuole che se decido di non adeguarmi mi arriverà l’accertamento automatico da parte dell’Agenzia delle Entrate e dovrò andare a trattare con

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