similari n.d.r.) anche il mondo del fitness, finalmente, sta cambiando. Anche la preparazione professionale degli ‘addetti ai lavori’ sta cambiando, fortunatamente, e questo si tradurrà in maggior beneficio per l’utente finale.”
È utile per un insegnante avere una buona conoscenza del corpo umano? “È indispensabile!” Risponde Nadia sbarrando gli occhi. “Essendo una disciplina che va a riequilibrare determinate parti del corpo, che modificano il loro assetto normale per andare a compensare quelle che sono delle ‘carenze’ è un requisito importante che l’insegnante possieda una buona conoscenza dell’anatomia umana. Pensa che nel mio caso, ho dovuto e voluto riprendere gli studi, approfondendo le mie conoscenze nel campo della biomeccanica e della anatomia |
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umana, cosa che ho eseguito con estrema gioia e passione.”
Fingiamo che Infobergamo.it possieda una bacchetta magica e che ti faccia fare un balzo nel passato e ti porta al cospetto di H. J. Pilates. Cosa gli diresti? “ Gli direi che è stato geniale! Gli direi anche che secondo me è stato capito meglio ai suoi tempi che non hai nostri, pur essendo moderno, perché è stato, almeno per i primi 100 anni dal suo sbarco nel Vecchio Continente, totalmente sconosciuto. Ci abbiamo messo veramente tanto a scoprire il suo metodo, la sua innovazione!”
Una curiosità: perché hai chiamato il tuo centro “Enjoy Pilates”, ovvero divertiti con il Pilates? “Perché è nel mio spirito creare una |
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situazione di fatica ma di gioia contemporaneamente e poi anche perché, come dicevi tu giustamente prima, Pilates è visto, ancora ad oggi, come una condizione di necessità, nel senso di eseguo questa serie di esercizi perché mi aiutano a non avere il mal di schiena, per esempio. Invece io creo una situazione di piacere durante il corso, pratico Pilates e mi diverto lavorando!”
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? “Continuare ad insegnare questo metodo, divertendomi come sto facendo adesso, nello spirito del mio centro Enjoy Pilates.”
Noi di Infobergamo.it ci associamo a questi buoni propositi e ci auspichiamo anche che questa meravigliosa disciplina possa avere una più capillare diffusione in Italia, essere più alla portata di tutti, essere accessibile a quelle persone che per questioni economiche non possono praticarla e perché no? Entrare a pieno diritto nelle scuole, come disciplina sportiva (finalmente!) ufficialmente riconosciuta. Ringraziamo Nadia per la disponibilità e speriamo che dopo il nostro articolo vi venga voglia di provare! Nel frattempo vi lasciamo delle fotografie con le acrobazie di Nadia, oppure www.enjoypilates.it.
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