"Il nuovo ospedale: un'esperienza appassionante con la tecnologia
al servizio del paziente..."
di Francesca Frosio |
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Dopo aver parlato, il mese scorso, con il direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Bergamo, dott. Marco Salmoiraghi, della propria carriera e dell’Ospedale attuale (vedasi Infobergamo.it di maggio), spostiamo il nostro obiettivo sul futuro. A Bergamo, futuro è sinonimo di Nuovo Ospedale. “Dico subito che, per una persona che fa il mio lavoro, avere la possibilità di occuparsi di pensare, progettare, realizzare il nuovo ospedale è un’esperienza irripetibile. Professionalmente è un’occasione unica. È stato pensato interamente all’interno
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dell’ospedale, con gli operatori sanitari, la vera eccellenza della nostra struttura, con la loro dedizione ed entusiasmo.” Stiamo parlando di circa 3600 operatori, ma lavorare con tutti loro sarebbe stato impossibile: “Sì,” prosegue Salmoiraghi, “abbiamo lavorato con i responsabili delle unità operative, con i 50 |
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primari e le 120 caposala. In queste settimane, però, abbiamo approntato degli incontri di informazione per tutto il personale.”
Il progetto, ci racconta il direttore, è iniziato con la seguente domanda: “come vorremmo che fosse il nostro ambiente di lavoro nel nuovo ospedale per erogare le migliori prestazioni?” Così sono sorte esigenze e richieste, che sono state tradotte in documenti, utili per guidare i progettisti alla redazione della nuova struttura. Da subito, quindi, c’è stato un affiancamento tra gli operatori sanitari e i creatori, allo scopo di realizzare il miglior spazio di lavoro possibile. Nel 1999 si è cominciato ad avere una visione d’insieme ed a firmare degli accordi di programma; l’anno successivo è iniziata la progettazione. “Abbiamo iniziato 5-6 anni fa, ma tuttora abbiamo dei continui confronti. Questo ha influenzato anche i cambiamenti organizzativi: negli ultimi anni si pensa ad essi nel vecchio ospedale proiettandoli sul nuovo. Ci prepariamo al cambiamento in vista del trasferimento.” |
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