Fra le opere più significative di questo periodo va ricordata la serie dei dodici pannelli “Berliner Skizzen” commissionatigli dalla Akademie der Kunste sul tema del muro di Berlino.
Seguirà un periodo in cui i critici ebbero la tendenza ad ignorare Lattanzi, isolandolo. Milano diventa il suo domicilio, e lì consoliderà il suo rapporto di amicizia con il chirurgo milanese Ugo Ruberti che si occuperà di lui nei testi “La pittura d’ ornamento-Luciano Lattanzi 1968-1985” e “Il post-Informale in Europa”.
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Nel 1985 inizia la sua terza età pittorica sposando le teorie schematiste di Robert Estivals il quale ritiene che anche un concetto astratto possa essere decifrato, reso visivamente riconoscibile e comunicato.
Nel 2004 viene pubblicato un saggio di estetica su di lui: Ornamento e Occidente: il caso Lattanzi a cura di Marcello Nesi.
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Una mostra antologica presso la Chiesa del Suffragio a Carrara nel 2006 lo celebra, lui giramondo per oltre metà secolo, nella sua città di origine, per l’occasione viene pubblicata una monografia Tra Significato e Significanti a cura di Mario Costa.
Nel 2007 il Museo Internazionale delle Arti ApplicateOggi MIAAO di Torino gli dedica una mostra Disegni “ornamentali” di penna e sfera.
Dal 10 NOVEMBRE al 16 DICEMBRE 2007
Inaugurazione sabato 10 Novembre 2007
Orari d'apertura dal martedì al sabato 10-13 15-20
Presentazione di Sandro Parmiggiani - PDF da 61 KB
ELLENI galleria d’arte -
Bergamo via broseta 41
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