Sono i mesi che precedono l'ingresso degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam, le contestazioni esplodono violente in ogni parte d'America. La sedicenne Merry mischia il disagio d’adolescente alla politicizzazione antibellica e compie un gesto che squasserà dalle fondamenta il mondo perfetto di Seymour: dopo che l'esplosione dell'ordigno da lei piazzato all'emporio di Newark uccide un innocente padre di famiglia, Merry fugge, lasciando i genitori nell'orrore di vivere con la consapevolezza di avere una figlia assassina. Dawn non regge il colpo e subisce un esaurimento nervoso: ma più del gesto orribile della figlia, quello che l'ha sempre sconvolta è l'odio che Merry ha costantemente mostrato verso di lei.
     Ascesa e declino di un campione dell'americanità media, il libro è strutturato in tre parti: “paradiso ricordato”, “caduta” e “paradiso perduto”, in un crescendo miltoniano corrispondente ad altrettanti capitoli della vita dello Svedese. In “paradiso ricordato” Zuckerman narra come sia riuscito ad incontrare lo Svedese in seguito alla lettera di questi e si focalizza sui giorni felici del liceo e sui primi anni del matrimonio, per concludersi con l'esplosione all'emporio e la fuga di Merry. “Caduta” si apre con Rita Cohen, giovane dissidente che ricatta lo Svedese dicendogli di avere notizie di Merry, e finisce con il ritrovamento di questa da parte del padre in una lurida stanza alla periferia di Newark, dove la ragazza, ridotta ad uno scheletro, vive rischiando di morire di inedia nel nome dei principi della filosofia giainista. In “paradiso perduto” il mondo apparentemente perfetto di Seymour crolla definitivamente: scopre che la moglie ha un amante, tutti i suoi valori sono stati calpestati dalla vita reale e il futuro si presenta totalmente incerto. L'azione si chiude nel 1974: Merry non è tornata a casa e Seymour non ha avuto il coraggio di riportarvela con la forza, come il disincantato fratello Jerry gli aveva suggerito di fare. Sullo sfondo, una nazione allibita assiste al processo di Nixon per lo scandalo Watergate.
     “Pastorale americana” è la storia di un uomo e di una nazione, l'allegoria del sogno americano realizzato ed infranto. È un racconto generazionale, dove però i figli non sono, non vogliono più essere “l'immagine perfezionata dei padri”. L'integrazione nella società statunitense è l'obiettivo perseguito dagli ebrei immigrati dall'Europa, dai nonni dello Svedese; la generazione di suo padre, onesta e tenacemente determinata a raggiungere un benessere maggiore di quello goduto dalle proprie famiglie, è quella che dal duro lavoro in conceria riesce a passare all'imprenditoria nel campo in cui per una vita si è spaccata la schiena; la generazione di Seymour è la depositaria di questa positiva ansia di realizzazione, è la generazione del successo.

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