film dedicato a Monica Vitti ed alla sua splendida carriera artistica, a seguire altri splendidi film. “Labyrinth” di Elisabetta Müller; “Storie dell’Arte 3 – Capitolo su Van Gogh” di Katia Bernardi, cortometraggio alla scoperta del celebre pittore; “Palpebra su Pietra” di Carlo Michele Schirinzi, visione sfuocata attraverso gli occhi socchiusi di uno spettatore di alcuni dettagli del centro storico di Lecce, e “Chi muore meglio” di Franco Huller, una breve animazione articolata in 19 scene nelle quali 19 personaggi inscenano la propria morte. Internazionale, invece, la sezione “Sottoventi” con: “Het zusje – my sister” di Marco Van Geffen (Olanda), protagonista una bimba di cinque anni testimone impotente delle tensioni familiari; “Attencion al cliente – customer service” di Marcos Valin e David Alonso (Spagna), dramma futuro di una vecchia signora costretta a violare la legge per sopravvivere e nutrire il suo cagnolino; “Smile” di Noam Abta e Yuval Markotich (Israele); “Una città fatta solo di parole” di Federico Ajello (Italia), il tema della solitudine delle città visto attraverso gli occhi due innamorati; “Un hombre tranquilo – a quiet man” di Arantzazu Gomez Bayon (Spagna) e “With my body” di Domenico Bozzetti (Italia), la fragilità di un corpo violato di un ragazzo picchiato da bizzarre figure mascherate. Si è concluso con “Paradise Drift” di Martin Hansen (Olanda), ambientato nella tormentata Bosnia Erzegovina dove migliaia di profughi la notte alzano gli occhi al cielo in attesa di coraggio e speranza. La proiezione di film è continuata anche in serata e si è conclusa con ”Cinema Indipendente Cinese” di Tayu Vlietstra (Italia), documentario che racconta la nascita e l’evoluzione del nuovo cinema con gli occhi a mandorla.
     Giovedì 24 luglio, invece, appuntamento speciale con “Luci del festival”, una kermesse dove pittura, scultura, fotografia, letteratura e musica si sono fuse insieme in una magica alchimia. Sul palco è stato applaudito il maestro Mario Donizetti che, narrando del parallelismo fra la sua attività e quella del pittore Johannes Vermeer, ha introdotto la proiezione del film fuori concorso “La ragazza con l’orecchino di perla”, successo di Peter Webber del 2003 con cast internazionale, quale Scarlet Johansson e Colin Firth nella parte del protagonista. Il film narra dell’infatuazione del pittore fiammingo Vermeer, per la giovane Griet: la sua ricerca della perfezione nell’arte lo porterà a chiedere alla fanciulla di posare per un quadro, per lui, indossando un paio di orecchini di perla (simbolo di perfezione ndr) della moglie e con le labbra dischiuse, scelta disdicevole per l’epoca.
     Dopo questa “digressione” hollywoodiana, il festival ha ripreso il suo cammino venerdì 25 luglio con l’evento “Moda nell’Arte”, serata nella quale Bergamo ha vestito il suo abito più glamourous. Presenti sul palco nomi importanti, quali Mario Borselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Giulio Di

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