A SEGUITO DELL’INTERVISTA UNA FAN DEL BEPI CI SCRIVE...
                                  di Giusy Cretto

     Quali sono le motivazioni che spingono tante persone a seguire in modo tenace e assiduo questo artista orobico? I motivi sono tanti e differenti sicuramente per ognuno di noi: i Suoi fans. Il Suo pubblico è infatti un pubblico trasversale in ogni senso, si va dal bambino di 4 anni alla persona di oltre 70, si va dall'operaio all'insegnante, dallo studente alla casalinga; ognuno con le proprie motivazioni, interessi e credi politici o sportivi differenti, ma in questo contesto poco importa.
     Siamo lì tutti per sentire buona musica, per divertirci, per soddisfare un bisogno di identificazione, in un continuo scambio di energie tra noi e Bepi & The Prismas. In lui ritroviamo quel senso di appartenenza che nessun altro artista sa esprimere in questo momento. Nelle sue canzoni ritroviamo descritti i nostri vizi, le nostre virtù in modo ironico, ma mai ridicolizzante come spesso troviamo in altre caratterizzazioni stereotipate sui Bergamaschi. Lui incarna il carattere e la persona del Bergamasco autentico che purtroppo è un esemplare in via d'estizione. In Lui troviamo un artista sensibile e arguto che riesce a far sorridere e a far dimenticare le magagne quotidiane, con una comicità magari a volte amara, ma priva di linguaggio scurrile e comunque pregna di sani principi. In lui riusciamo a ritrovare e a perpetuare il nostro dialetto.
     Altro motivo non secondario che ci fa stare (felici di farlo) ad aspettare l'inizio dei Suoi concerti anche per 4 o 5 ore sotto il sole cocente o sotto la pioggia battente e ci fa restare fino alla fine della Sua esibizione con qualsiasi condizione meteorologica è l'affetto. Affetto che Lui ricambia regalandoci concerti a volte anche di oltre 2 ore e mezza, senza sosta, e che ci ricambia uscendo al termine, seppure esausto, a regalarci un sorriso, una stretta di mano, un bacio, una dedica autografata.
     È l'affetto che ci lega a Lui (provato dai fan che hanno visto 150 concerti ma anche da quelli che ne hanno visto 10) che ci fa soffrire quando qualcosa non va per il verso giusto come quando a Treviglio, per colpa del vento, è stato sospeso il concerto o quando vediamo incomprensibilmente sospendere concerti per paura del maltempo (che spesso non si è materializzato) da organizzatori di concerti poco coraggiosi o poco fiduciosi, ben sapendo che in fondo noi, la moltitudine di Bepifans, saremmo stati lì comunque ad ascoltarlo e a seguirlo fino al termine.
     Ma per capire a fondo il perché di tutto ciò non bastano forse le mie parole e quelle di altri fans, bisogna ascoltare le Sue canzoni e venire ai Suoi concerti: solo così si potrà toccare con mano l'energia e la magia di questo rapporto unico e autentico. Grazie per l'attenzione.