BERGAMO JAZZ 2008
di Francesco Albanese - Fotografia Luciano Rossetti
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Dal 14 al 16 marzo 2008, sul palcoscenico del Teatro Donizetti di Bergamo, si è svolta la trentesima edizione del festival internazionale “Bergamo jazz”. Quella di quest’anno è stata la terza edizione firmata dal pianista e compositore americano Uri Caine come Direttore Artistico: un percorso quello di Uri Caine che si prefigge, senza dimenticare significativi richiami alla tradizione afroamericana, di dare risalto alle molteplici tendenze che caratterizzano l’attuale mondo del jazz.
La serata inaugurale si è aperta con le note del fusion latin-jazz dell’artista cubano Chucho Valdés. Il quintetto del pianista cubano è composto dal contrabbassista Làzaro Rivero, dal batterista Juan Carlos Rojas, dal
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percussionista Yaroldy Abreu e dalla voce Mayra Caridad Valdés. L’esibizione degli artisti ha dato vita a un set di musica piacevole e affascinante grazie alla felice fusione tra i ritmi caraibici e il jazz. |
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La serata è stata chiusa dalla formazione “Cosmic Band” del premiatissimo trombonista Gianluca Petrella: il giovane artista pugliese ha interpretato istrionicamente uno stile free psichedelico dirigendo in maniera egregia una formazione di dieci elementi che comprende, fra l’altro, il pianista Giovanni Guidi, considerato uno tra i migliori artisti emergenti del jazz italiano. Durante il set, Petrella lascia suonare solo il piano, il contrabbasso, la chitarra e la batteria e, mentre si diffondono le sonorità classiche che si potrebbero ascoltare in qualsiasi locale di jazz, irrompe sul palcoscenico seguito dagli altri artisti muniti di piatti e posate e inizia a disturbare il suono tamburellando le stoviglie. Non è solo un modo di ironizzare la “seriosità” di certi concerti, ma anche una guisa per rappresentare la realtà con cui giovani artisti devono confrontarsi specie all’inizio della loro carriera.
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