DISPOSITIVI ECOLOGICI
                                              di Giovanni Cozzi

     Il tema dell’ecologia è diventato sempre più predominante nel campo dei veicoli a motore. Tangibili sono gli sforzi delle case costruttrici in merito alla ricerca applicata al prodotto, tanto che agli ultimi appuntamenti espositivi ogni marchio presente ha mostrato al pubblico il proprio lavoro di sviluppo in favore di energie alternative e veicoli a basso impatto ambientale. Sembra ormai una consuetudine affiancare ai normali veicoli mossi da motori endotermici dei mezzi a propulsione elettrica mossi da accumulatori sempre più sofisticati ed in grado di fornire energia per più tempo, con il vantaggio di essere anche più velocemente ricaricabili. Validi esempi sono il prototipo perfezionato in America qualche anno fa ed ora solo lì commercializzato dalla Chevrolet denominato Volt, il quale sfiora i 130 Km/h e può percorrere più di cento chilometri con una carica, oppure, più recentemente la nuova SMART con motore elettrico. A questi modelli, poi, si sono affiancate anche le versioni bimodali che, come per la stessa SMART, sfruttano un binomio di motore diesel ed elettrico posti entrambi al servizio della stessa vettura quando serve più potenza. In accelerazione o in salita, per esempio, essi funzionano in parallelo, mentre in fase di rallentamento o in discesa l’energia sprigionata dal motore a combustione interna serve per ricaricare quello ad energia elettrica, con la possibilità di utilizzare solo quest’ultimo nei centri storici o nelle zone di blocco totale del traffico. In ogni caso, questo veicolo, anche in modalità bimodale, ha consumi bassissimi, nonché emissioni inquinanti davvero minime. A tal proposito, vale la pena ricordare che anche nel campo delle vetture di lusso questo principio è già da tempo applicato. La giapponese LEXUS, per esempio, per tutti i suoi veicoli alto di gamma, sfrutta tale sistema propulsivo, senza dimenticare che le capostipiti furono qualche anno fa la Toyota Prius seguita poi dalla Honda Civic Hybrid. Oggi troviamo in questo genere di vetture esempi come la Volvo Recharge, prototipo derivato dalla C30 e dotata di motore doppio (bioetanolo/elettrico) con la particolarità di quest’ultimo di essere ricaricabile in modalità plug-in, direttamente dalla presa di corrente di casa.
     Un’altra strada percorsa da parecchie case automobilistiche è quella di proporre versioni bimodali benzina/GPL a fianco delle normali versioni a benzina e a gasolio. Questa modalità, possibile applicando un impianto apposito sui veicoli a benzina, permette di avere un serbatoio aggiuntivo (di solito nel vano ruota di scorta) rifornito di gas liquido. Nel funzionamento a GPL i consumi

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