pari a 150 euro per le spese di rottamazione ed un abbonamento gratis per tre anni da usufruire per il servizio del trasporto pubblico.
     Le novità non finiscono qui. Chi convertirà la propria autovettura a benzina passando al metano avrà un contributo pari a 500 euro, che si riduce a 350 per chi sceglie invece il GPL; questa differenza è dovuta al maggior costo di trasformazione di una vettura con un impianto a metano piuttosto che a gas petrolifero liquefatto e il tutto sarà possibile fino ad esaurimento dei fondi previsti. Il risparmio maggiore però, avviene per le vetture ibride già omologate dalla casa con l’impianto installato, per le quali, a differenza del 2007 quando i fondi finirono dopo tre mesi, quest’anno saranno disponibili senza limite per un importo complessivo pari a 1500 euro per le vetture con emissioni fino a 140 g/km di CO2 che diventano 2000 nei casi di autovetture particolarmente ecologiche, con emissioni di CO2 fino a 120 g/km.
     In conclusione dobbiamo dire che non solo lo Stato è intervenuto nuovamente ed anche in maniera più sostanziosa in materia di contributo alla rottamazione, ma giustamente ha dato maggior risalto al fronte dei carburanti alternativi, premiando le case costruttrici ed i futuri acquirenti che sceglieranno un prodotto altamente ecologico per il bene nostro e dell’ambiente che ci circonda.
     Spero solo che tali operazioni finanziarie possano essere mantenute anche in futuro, visto il successo che hanno avuto nelle annate precedenti e, tenuto anche conto della vetustà di molte vetture che seppur Euro 2 e immatricolate dopo il primo gennaio 1997, nonostante oggi abbiano più di dieci anni di età e parecchie decine di migliaia di chilometri sulle spalle, non possono ancora rientrare negli ecoincentivi statali. Solo il promulgamento di tali normative potrà dare una svolta definitiva al tema dell’inquinamento ambientale.