"…è come giocare con la maglia del Rovetta ed un bel giorno abbassi lo sguardo e ti accorgi che indossi la maglia dell’Atalanta! È fantastico!"
di Cristina Mascheroni
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In un sabato di settembre siamo andati ad intervistare Tiziano Incani, meglio conosciuto come “Il Bepi”, incuriositi da questo bergamasco DOC, così giovane ma dal curriculum già molto interessante.
Classe 1974, Tiziano inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica attraverso le rassegne amatoriali fino a quando, nel 1990, parte una collaborazione come DJ con Radio Antenna 2 di Clusone, durata fino al 1997. Qui si diverte a dar vita a diversi personaggi comici che, prendendo spunto dalla vita
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vissuta, ironizzano sui temi più attuali. Fra questi, il più famoso è senza dubbio il Bepi, parodia del bergamasco più rozzo, bifolco e maleducato, tifoso scatenato dell’Atalanta. Proprio per capire i segreti del successo di questo personaggio, ci siamo incontrati in un uggioso sabato pomeriggio nel cuore della Val Seriana, dopo che, purtroppo, l’appuntamento delle 17:00 nei pressi del palco prima del concerto del 13 settembre 2008 è stato cancellato da un diluvio che ha allagato le vie della città.
Come è arrivato Tiziano ad essere il Bepi, con concerti che fanno sempre il pienone ovunque vada? Nel 1993 ha esordito musicalmente in giro per i locali, chitarra in mano e musica cantautorale d’eccezione (da De |
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Gregori fino al Liga, il repertorio è vasto). Nel 1995 ha inciso il suo primo lavoro discografico “L’almanacco delle bolle di sapone”, ventitré brani voce-chitarra e voce-pianoforte scritti di suo pugno e, a seguire, nel 1998, un nuovo lavoro, “La sfera”, un Cd autoprodotto con cinque pezzi registrati in collaborazione con nomi |
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