Nel mese di agosto 2008 abbiamo incontrato il dott. Massimo Zonca, sindaco di Filago, il quale, nel corso della nostra lunga chiacchierata, ci ha parlato del progetto viabilistico “Pedemontana”, illustrandoci i principali obiettivi che il progetto si prefigge per non stravolgere, con l’attraversamento di un’autostrada, il paesaggio urbanistico e naturalistico circostante. Di seguito, vi diamo qualche breve cenno cronologico.
Tutto ha origine il 3 marzo 1999, quando il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente di Regione Lombardia siglano una “Intesa Istituzionale per l’attuazione di un Programma di intervento nelle aree di interesse comuni”. Nasce così, nell’aprile del 2000, un Accordo fra il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione ed il Ministero dei Lavori Pubblici con Regione Lombardia, Anas, le province di Brescia, Cremona, Mantova, Milano e Pavia, denominato “Accordo di Programma Quadro per la Riqualificazione e il Potenziamento del sistema Autostradale e della grande viabilità della Regione Lombardia”. Fra gli interventi previsti dall’accordo, spicca il “Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo”, una grande arteria autostradale che collegherà Osio Sotto e Brembate all’aeroporto Malpensa: come è facilmente intuibile, i principali interessati al progetto sono Regione Lombardia, le province di Bergamo, Como, Lecco e Milano, i comuni, sei parchi naturalistici (fra i quali il Plis) e Anas S.p.A.. Dopo aver stabilito norme e procedure che regoleranno e vincoleranno la progettazione, l’esecuzione e la gestione dell’opera, attraverso l’emanazione di specifiche leggi regionali e statali, il 29 luglio 2005 è stato approvato il progetto preliminare del Sistema viabilistico Pedemontano lombardo (delibera 77 pubblicata sulla G.U.R.I del 23/11/2006 – serie generale 273), fissando il limite di spesa dell’intervento a circa 5 miliardi di Euro. I Sindaci dei settantotto comuni interessati dalla realizzazione dell’infrastruttura, nell’Assemblea del 14 settembre 2006, hanno nominato una propria rappresentanza all’interno del “Comitato di Accordo di Programma”, sottoscrivendo un documento comune riepilogativo delle proprie esigenze e necessità: scopo del Comitato, infatti, è quello di accordare tutte le parti interessate dal progetto (Comuni, Parchi, Anas, Regione Lombardia ecc) sulla realizzazione dell’opera in concerto con le necessità e priorità, ove logicamente possibile, di ognuno.
Il comune di Filago, insieme ad altri dieci comuni della zona della
