autosufficienti che dovranno essere collegate attraverso una pianificazione territoriale intelligente.
     L’architetto Mario Botta, autore in città della biblioteca Tiraboschi, in un’ospitata televisiva da Philippe Daverio ammise di abitare nella periferia di Milano, lui che abita invece in Ticino ed in effetti, se guardiamo il territorio del capoluogo meneghino da un aereo, si nota come si espanda senza soluzione di


continuità fino alla Svizzera. Al di là delle provocazioni e ritornando alla nostra città, il futuro andrà in questa direzione e non lo si può certamente arginare o limitare, ma lo si deve governare con scelte che tengano conto che aumentando la densità abitativa in certe aree aumentano anche traffico, richieste di servizi, problemi legati alla sicurezza. In
particolare, visto il forte tasso di immigrazione del nostro territorio, è fondamentale pensare di governare l’integrazione per non commettere errori fatti da altre nazioni e che hanno recentemente dimostrato la fallimentarietà dei loro modelli urbanistici centrifughi (Francia in testa).
     In questo scenario conterà maggiormente la qualità degli edifici piuttosto che la loro altezza, saranno più importanti le infrastrutture e i servizi annessi ai quartieri che si penseranno piuttosto che il numero dei piani, anche perché rimango convinto che in contesti abitativi obbiettivamente brutti si producano automaticamente degrado, solitudine, alienazione e peggioramento della qualità della vita, mi sento di affermare che non esiste un etica senza estetica. Bisognerà pure evitare quei contesti che il sociologo francese Marc Augè chiama “non-luoghi”,  spazi omologanti e slegati dal territorio e dal contesto in cui vengono pensati: per capirci, un grattacielo può anche funzionare a Bergamo, ma non può essere lo stesso che va bene a Pechino o a Dubai, l’architettura deve riflettere un senso di appartenenza al territorio e a chi lo abita. Attendiamo quindi queste grandi trasformazioni che coinvolgeranno Bergamo e il suo territorio, guardando al futuro con fiducia ma preparandoci anche a trasformazioni che cambieranno radicalmente il volto della nostra città nei prossimi anni.                                      cristiano.calori@fastwebnet.it
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