novità come migliorativa delle condizioni esistenti e che memoria e tradizioni vadano protette sempre, ritengo che bocciare aprioristicamente ogni progetto sia sbagliato e limitante per il futuro della nostra città e del nostro paese in generale. Il progetto, lo voglio dire con chiarezza, è di qualità e prevede la realizzazione di due edifici di 13 e 15 piani, l'inserimento di circa 900 abitanti, spazi pubblici (piazza e parcheggio), spazi sociali polivalenti, la riqualificazione del Campo Utili che verrà collegato all’area verde pubblica prevista tramite un sottopasso da via Baioni e la proposta di un impianto di risalita verso Città Alta. Tutti progetti che arricchirebbero un quartiere obbiettivamente scarso di servizi e tagliato in due da via Baioni; inoltre, l’innalzamento verticale degli edifici ridurrebbe il cemento che attualmente soffoca l’area del “ex-Sace”, un intervento moderno, ragionato e nella quale la ricaduta sull’intero quartiere non può essere che positiva.
     Si sono aperti nel frattempo blog di cittadini contrari, strumentalizzazioni politiche circa la bontà o meno dell’intervento sono all’ordine del giorno e, va detto, il progetto è stato voluto dall’attuale giunta cittadina di centro-sinistra, cioè quelli buoni secondo i canoni del più classico “conformismo benpensante” sennò apriti cielo e via alle fiaccolate con cori e striscioni contro i palazzinari neo-liberisti.
     Credo che alla fine il progetto non si farà e prevarrà la logica dei nostri politici sempre più timidi, che hanno i figli da mandare all’Università, e si ripiegherà su un più morbido conservatorismo con la realizzazione di due o tre condominietti buoni per una qualsiasi periferia, né belli né brutti, né alti né bassi. Ciò che trovo irragionevole è che la critica maggiore sia mossa sull’altezza delle torri, come se questa costituisse un disvalore, e non più legittimamente sul linguaggio architettonico. Secondo questo principio “razzista”, la torre di Palazzo Vecchio a Firenze non si sarebbe mai dovuta realizzare alla fine del 1200, alta circa 100 metri, quindi il doppio delle due torri in oggetto.
     Non credo che se realizzate le due torri saranno dei capolavori di architettura, ma di certo si ergeranno al di sopra della mediocre media cittadina, conoscendo oltretutto i progettisti posso spendermi in prima persona circa la loro capacità e cultura. Seguiremo quindi gli sviluppi di quelle che ormai vengono definite “torri gemelle” e che, se realizzate, risulteranno essere gli edifici più alti della città superando gli undici piani di quello di via Martiri di Cefalonia, eseguito nel lontano 1959 dall’architetto Vito Sonzogni…ma quelli erano anni più coraggiosi e sperimentali nei quali non c’erano la paura per il futuro e i dubbi infiniti che sembrano paralizzare ogni iniziativa di questa nostra era contemporanea.
                                                                 cristiano.calori@fastwebnet.it

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