mercato europeo del lavoro. L’adozione del TIR consentirà, quindi, di gestire situazioni complesse allo scopo di agevolare la delicata fase di ristrutturazione aziendale, fase necessaria per mantenere gli standard produttivi raggiunti. La finalità del progetto, che per Bergamo e provincia sarebbe un autentico toccasana, tenderebbe a scoraggiare le scelte di parte dell’imprenditoria locale di trasferire all’estero l’attività produttiva, con il rischio di innescare pericolose conseguenze per la tenuta complessiva del mercato tessile e di avviare un irreversibile quanto rapido degrado dell’apparato produttivo.
     In tale malaugurata ipotesi si prospetterebbero scenari non proprio idilliaci per la realtà orobica che vedrebbe ridotta la complessiva capacità di produrre reddito pregiudicando la ricchezza che la provincia è stata fin qui in grado di generare. Le scelte industriali che si accompagnano ai fisiologici quanto imprevedibili andamenti dell’economia continuano a condizionare i destini di un settore in affanno, dove prevale costantemente la vocazione dell’estero in sintonia con la tendenza a massimizzare profitti dimenticando ciò che il territorio ha permesso nel tempo di costruire. Il tessile bergamasco è oggi chiamato a dover rivedere i propri obiettivi strategici in considerazione del ruolo importante che ha saputo ritagliarsi nella fase di dirompente e positiva crescita e ciò per garantire la sopravvivenza economica della provincia e dell’indotto.
     Se da una parte l’industria tessile ha risentito inevitabilmente dell’irreversibilità del processo di globalizzazione, dall’altra occorre individuare condizioni di vera reciprocità negli scambi per permettere sia la possibilità di penetrare nei mercati oggi maggiormente concorrenziali sia la libera competizione dei prodotti. Le prospettive nel medio termine saranno quelle di puntare alla valorizzazione del prodotto facendo ricorso a quelle caratteristiche di fabbricazione, di qualità, di rispetto dell’ambiente e di elevato valore aggiunto che la produzione locale può garantire. Il sistema tessile provinciale sta muovendo, in questo scenario in rapida trasformazione, alcuni timidi passi in tale direzione, anche se il raggiungimento dell’obiettivo è subordinato alla comune volontà delle imprese di favorire un rapporto molto più stretto fra le istituzioni scolastiche e il tessuto industriale, destinando risorse per la ricerca e per lo sviluppo tecnologico.

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