LA BATTAGLIA DI ASSUNTA DI AGRIGENTO
                                  di Silvia Luzzini

     Un paio di mesi fa mi giunse una e-mail da una volontaria toscana, la quale a sua volta l’aveva ricevuta, tramite il circuito Internet, dalle varie associazioni protezionistiche italiane. Nel complesso, devo dire che chi ha fatto la scelta di operare in questo campo del volontariato è purtroppo piuttosto avvezzo a vederne un po’ di tutti i colori, poiché l’ignoranza umana è ancora una delle peggiori bestie, soprattutto è difficilissima da debellare. Finora, però, certi fenomeni di gratuito, cinico e bestiale sadismo mi sembrava potessero essere imputabili solo a determinate nazioni, dove già il rispetto dei diritti umani è una lontana chimera, figuriamoci quello degli animali! Invece no, qui si tratta proprio del nostro “Bel Paese” e precisamente di Porto Empedocle (Agrigento), provincia meta di molti turisti. Devo anche aggiungere che ho temporeggiato un po’ prima di decidermi a scrivere questo articolo, poiché non amo in sé angosciare i lettori con certe storie.
     In me rimane però una speranza, per alcuni forse un sogno, per me una caparbia convinzione: la certezza che se un numero sempre maggiore di persone “per bene” dovesse decidere di acquisire consapevolezza, di non girare più la testa dall’altra parte e, soprattutto, in caso di “conclamati” maltrattamenti, di dedicare un’ora del proprio tempo a sporgere denuncia presso le autorità competenti (le leggi adesso ci sono e prevedono sia sanzioni pecuniarie significative che la reclusione per i casi più gravi), forse determinati personaggi, che appartengono alla specie umana solo per nascita e sembianze, potrebbero sentirsi un po’ più controllati e quindi meno liberi di agire impunemente. In virtù di queste riflessioni ho quindi deciso di procedere alla pubblicazione della e-mail ricevuta, chiedendo espressamente al direttore di Infobergamo.it di inserire le testimonianze fotografiche al termine del pezzo, per permettere ai lettori più sensibili di scegliere se limitarsi alla semplice lettura o procedere anche alla visione dal vivo di un esempio di quanto esposto.
     Ho deciso anche di cercare di dare una mano a questa stoica e meravigliosa persona di nome Assunta la quale, pressoché da sola, combatte in prima linea questa terribile battaglia di civiltà e di tutela degli indifesi contro l’indifferenza della popolazione e la latitanza delle autorità. Bergamaschi, lombardi, italiani, tutti, se questa estate andrete in vacanza da quelle parti, trovate un posto nel baule dell’auto per un sacco di crocchette, un po’ di scatolette di cibo, coperte vecchie o medicinali. Se poi volete saperne o fare di più, potete collegarvi al sito

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