Soprattutto gli occhi sono belli, dolci e intelligenti, anche se sporgono un po’ vitrei. L’iride è di un color bruno ruggine, lo stesso del manto; ma in effetti, a causa della forte dilatazione della pupilla dai riflessi neri, forma solo un sottile anello, il cui colore del resto sfuma e si perde nel bianco dell’occhio. L’espressione del muso, un’espressione di lealtà intelligente, rivela quel carattere maschio che si stampa nella struttura del corpo: il torace convesso, sotto la cui pelle aderente, liscia e duttile si disegnano forti le costole, i fianchi stretti, le gambe dalle venature nervose, i piedi grossi e ben fatti; tutto ciò parla di prodezza e di virtù virile, parla di sangue rustico da cacciatore, anzi proprio il cacciatore e il cane da punta prevalgono sulla formazione di Bauschan; è un vero bracco, secondo me, sebbene non debba certo la sua esistenza a un superbo atto di riproduzione fra appartenenti alla stessa razza; e questo può darsi sia il significato delle parole piuttosto confuse e illogiche che gli rivolgo, mentre gli batto sulla schiena. Sta fermo e guarda, aguzza gli orecchi, penetra l’accento che io do al mio discorso, che con l’enfasi scolpita nelle parole approva la sua esistenza.
E a un tratto, sporgendo la testa e aprendo e chiudendo in fretta le labbra, scatta verso il mio viso, quasi volesse mordermi il naso; pantomima che evidentemente vuole essere la risposta al mio discorso e che ogni volta, come Bauschan sa già in anticipo, mi fa indietreggiare di colpo ridendo. È una specie di bacio a mezz’aria, tra l’affettuoso e il burlesco, una manovra che gli è caratteristica fin dall’infanzia, mentre io non l’avevo mai notata in nessuno dei suoi predecessori. Del resto si scusa subito della libertà che si è preso, con scodinzolii, brevi inchini e un’espressione fra imbarazzata ed allegra. Poi, dal cancello del giardino, usciamo all’aperto.”
Tratto da: “Cane e padrone” di Thomas Mann
Tascabili Economici Newton - Edizione Integrale
Traduzione di Brunamaria Dal Lago Veneri